IL CONSIGLIERE REGIONALE COMASCO PRESENTA UN ORDINE DEL GIORNO PER CURA E PREVENZIONE DELLA TROMBOSI VENOSA PROFONDA
“Un provvedimento ambizioso e di ampio respiro che guarda al futuro della nostra sanità con concretezza e coraggio dinanzi alle sfide che siamo chiamati ad affrontare rispetto alle problematiche strutturali del sistema nazionale”. Lo dichiara Marisa Cesana, Consigliere regionale di Lombardia Ideale, componente della III Commissione Sanità, a margine della discussione sul Piano sociosanitario integrato lombardo 2024-2028 in corso a Palazzo Pirelli.
“Attenzione alle esigenze dei territori, abbattimento delle liste d’attesa, sostegno alle persone fragili, famiglie e anziani, supporto alla ricerca: Regione Lombardia – afferma Cesana – ha ben chiare le sue priorità e lo sta dimostrando con l’ottimo lavoro svolto in sede di Commissione, in aula e nell’azione della Giunta. Il nostro lavoro – aggiunge – prosegue con i fatti, lasciando le polemiche a chi non sa cosa significhi guidare una macchina amministrativa come quella lombarda”.
“Oggi – dice ancora l’esponente di Lombardia Ideale – sono intervenuta in Aula per chiedere l’impegno della Giunta a potenziare cure, prevenzione e sensibilizzazione sulla trombosi venosa profonda. Si tratta – spiega – di una patologia molto diffusa ma che purtroppo in generale si fa fatica a riconoscere sia nei suoi sintomi sia, in particolare, nella sua gravità. Ecco perché dobbiamo potenziare le azioni per la consapevolezza e la prevenzione di questa malattia, così come bisogna fare passi avanti nel suo trattamento medico. “In Lombardia – dice – ci sono alcuni ottimi centri dedicati, ma possiamo migliorare alcuni aspetti come garantire un accesso tempestivo ed appropriato, il potenziamento della fase diagnostica e il coordinamento tra il livello territoriale e ospedaliero”.
“Prevenire il più possibile la trombosi venosa profonda significa evitare molte vittime e migliorare la qualità della vita delle persone che si trovano ad affrontarla, ma, non da ultimo – sostiene Cesana -, vuol dire anche far risparmiare ingenti risorse al nostro sistema sanitario. Ecco perché – conclude – il mio impegno su questa tematica, partito dallo studio del problema e giunto alla presentazione di un ordine del giorno che chiama la Giunta regionale ad aumentare gli sforzi per combatterlo più efficacemente”.