Nel corso della seduta pomeridiana è stata presentata, sottoscritta da tutti i gruppi politici, una mozione urgente dal titolo “Solidarietà e vicinanza alle donne iraniane private dei propri diritti civili”. Nel testo, approvato all’unanimità, si chiede alla Giunta di farsi portavoce presso l’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran della ferma e unanime condanna del Consiglio regionale per l’assassinio di Masha Amani e Hadis Najafi, le due giovani donne uccise in circostanze diverse nei giorni scorsi. Si condanna inoltre fermamente “la grave negazione da parte della autorità iraniane dei più elementari diritti civili e umani che risultano calpestati.”
La mozione è stata illustrata da Alessandro Corbetta (Lega), nel dibattito sono intervenuti rappresentanti di tutti i gruppi consiliari ed è stato inserito con il consenso del relatore un appello per la liberazione di Alessia Piperno, la giovane italiana attualmente detenuta a Teheran.
Sul sito del Consiglio regionale sarà inoltre collocata per tutto il mese di ottobre un’immagine di Masha Amani.

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Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) ha invece ritirato la sua mozione sul ruolo della ricerca e dell’innovazione, dopo l’intervento dell’Assessore Fabrizio Sala che ha fatto il punto sulle tappe previste per costituire un’infrastruttura di ricerca in Lombardia, indicandone di fatto la realizzazione entro l’aprile del 2023. Il testo della mozione puntava a rafforzare, anche attraverso la stipula di convenzioni con le Università lombarde, il ruolo della ricerca e dell’innovazione sui temi di energia, trasporti, risorse idriche e inquinamento.

Il Consiglio regionale ha poi respinto la mozione proposta dal Consigliere Luigi Piccirillo (Misto) sulla tutela del commercio ambulante. Nel merito è intervenuto il Sottosegretario Fabrizio Turba che ha illustrato le misure intraprese finora da Regione Lombardia a sostegno del commercio ambulante.
Respinta infine anche la mozione presentata da Marco Fumagalli (Movimento 5 Stelle) sul ruolo dell’Agenzia di controllo del Servizio Sociosanitario lombardo, che intendeva riportare al centro dell’attenzione la gestione della sanità lombarda. Il documento chiedeva di collocare alle dipendenze dell’Agenzia di controllo i Nuclei Operativi di Controllo regionale (N.O.C.), demandando ai medesimi le funzioni di verifica delle modalità di remunerazione e valutazione delle attività e dei servizi resi dagli erogatori sanitari e sociosanitari in rapporto ai costi rilevati.

 

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