Domenica 28 aprile, a Dongo e Giulino di Mezzegra (Como), si è tenuta una manifestazione organizzata da gruppi nostalgici del fascismo nei luoghi storici dove furono fucilati Benito Mussolini, Claretta Petacci e i gerarchi fascisti. Questo evento ha suscitato reazioni contrastanti e sollevato preoccupazioni sulla risposta delle autorità.
Il Movimento 5 Stelle ha criticato aspramente il presunto disinteresse del Ministro dell’Interno riguardo alla manifestazione. Raffaele Erba, coordinatore provinciale del M5s Como, ha espresso preoccupazione per il mancato intervento del Ministro e ha evidenziato la necessità di una risposta ufficiale riguardo alle interrogazioni parlamentari presentate. L’assenza di una risposta ufficiale è stata vista come un segnale negativo che potrebbe legittimare manifestazioni fasciste, violando i principi costituzionali.
Il Partito Democratico ha reagito con fermezza, denunciando l’atto come un’offesa alla memoria storica e un chiaro segno di neofascismo. Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera, e Federico Fornaro, deputato Dem, hanno presentato un’interpellanza urgente al Ministro dell’Interno per chiedere se le forze di polizia presenti abbiano proceduto all’identificazione dei manifestanti fascisti. La richiesta si è concentrata anche sull’eventuale mancata identificazione e sulle direttive seguite dalle autorità competenti in merito.
Le preoccupazioni riguardano anche il dubbio se siano stati redatti rapporti di reato in seguito all’evento o meno. Il Pd ha espresso ferma condanna verso tali manifestazioni e ha sottolineato la necessità di una risposta decisa da parte delle istituzioni per contrastare il risorgere di ideologie antidemocratiche e per proteggere i valori fondamentali della Repubblica.
La contromanifestazione, guidata dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI), ha visto la partecipazione di numerose associazioni e una delegazione del MoVimento 5 Stelle Como. Questo impegno civico dimostra la volontà di contrastare attivamente il neofascismo e difendere la democrazia e i principi sanciti dalla Costituzione.
Il confronto tra le diverse posizioni riflette una profonda preoccupazione riguardo alla presenza e alla diffusione di ideologie antidemocratiche nel contesto italiano contemporaneo. È essenziale un’immediata azione da parte delle istituzioni per contrastare tali manifestazioni e proteggere la memoria storica e i valori democratici su cui si fonda la Repubblica.