Nel Consiglio comunale del 29 maggio è stato presentato il Documento semplificato sul rischio idrogeologico del Comune di Erba e durante la discussione il PD erbese, per voce del consigliere Chiesa, ha presentato le sue osservazioni in merito.

Il nostro Comune è catalogato in fascia C, cioè a bassa criticità del rischio idraulico e idrogeologico, che apparentemente può sembrare una buona notizia, ma in realtà, a causa del cambiamento climatico con aumento della frequenza e dell’intensità delle piogge estreme, nessun territorio si può ormai considerare immune da eventi estremi; del resto, come lo stesso documento certifica, Erba  ha molte zone a rischio di inondazioni, quindi è più che mai necessario agire subito per prevenire e mitigare fenomeni di esondazione e frane. Non bisogna aspettare eventi problematici per intervenire

Nella relazione si evidenzia

  • Un quadro  geologico articolato e complesso, a rischio di frane per depositi sopra il substrato roccioso e depositi morenici 
  • Lo studio geologico di supporto alla pianificazione territoriale, che risale al 2011, già individuava come aree potenzialmente soggette a fenomeni di dissesto idrogeologico le conoidi dei torrenti Bova, Lambroncino, Boccogna e Campolasso, aree Arosio-Canzo, Buccinigo, Carpesino, Arcellasco, zona del Centro Sportivo Lambrone, criticità che sono state confermate dagli esperti che hanno redatto il documento e dagli stessi uffici tecnici comunali.  

Il maggior pericolo per gli abitati, in particolare per quello di Crevenna, è costituito dal torrente Bova a causa della mancata manutenzione da 4 anni, del rischio che il materiale trasportato (legna, sassi ecc,) crei uno sbarramento che in caso di caduta di grandi quantità di pioggia potrebbe provocare un’esondazione che coinvolgerebbe prima di tutto la frazione di  Crevenna, dell’immissione di numerosi ruscelletti che gonfiano il Bova

Il documento semplificato, infatti,  sottolinea in generale che sul territorio comunale sono evidenti fenomeni di rischio idraulico legati anche ad un ingente trasporto solido: occorrono pertanto interventi strutturali, controllo dell’erosione e del trasporto solido in particolare sul torrente Bova.

Per prevenire situazioni di rischio in Comune la relazione individua misure strutturali quali scogliere per il controllo dell’erosione del Lambrone, vasche di laminazione  per il rischio alluvioni su aree pubbliche centrali, manutenzione dei corsi d’acqua con rimozione materiale solido accumulato

E’ evidente anche la necessità di interventi per evitare dissesti e frane sulle zone montuose e collinari.

Importanti sono gli interventi non strutturali mirati a dare ai cittadini comunicazione dei rischi e ad attivare pratiche di autoprotezione, ma riteniamo necessario programmare da subito le misure strutturali consigliate dal documento semplificato per prevenire situazioni di grave rischio che potrebbero coinvolgere la popolazione erbese.

Il Circolo PD di Erba

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *