Dopo le pesanti flessioni che hanno segnato il 2020, il nuovo anno si è aperto con una flessione delle richieste di credito da parte delle famiglie brianzole: nel complesso i prestiti vedono un calo pari – 11,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.

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In scia con quanto era stato evidenziato negli ultimi mesi del 2020, le famiglie stanno adottando un atteggiamento estremamente accorto, rinviando i propri progetti di spesa e riducendo di conseguenza anche la propensione a richiedere un prestito: nel mese di gennaio le  richieste di finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e servizi  mostrano un calo del 2,3% rispetto al corrispondente mese del 2020, a fronte del ben più marcato – 13% fatto segnare dai prestiti personali. L’importo medio dei finanziamenti richiesti ammonta a circa 9.200 euro . Per i prestiti finalizzati quasi il 60% delle richieste si riferisce ad importi sotto i 5.000 euro, in virtù della componente maggioritaria del credito al consumo. Le richieste privilegiano piani di rimborso tra i due ed i 3 anni (33% del totale). Per i prestiti personali le preferenze si indirizzano su durata superiore ai 60 mesi. Le limitazioni agli spostamenti a causa del Covid  hanno ridotto le occasioni e le esigenze di acquisto, con un impatto diretto su tutte le attività commerciali e produttive ma anche sulle forme di finanziamento personale. L’andamento di questo settore ha infatti seguito in parallelo le possibilità di spostamento dei consumatori, con erogazioni di credito in forte contrazione La perdurante incertezza poi riguardo i tempi di ritorno a una situazione di normalità, inasprita  anche dall’insicurezza   dello scenario politico che ha caratterizzato il mese scorso, sta frenando le decisioni degli utenti con ripercussioni dirette anche sulla domanda di credito. La cautela  che sta caratterizzando questa fase trova riscontro nella predisposizione a favorire piani di rimborso più lunghi in modo da ridurre il peso delle rate sul bilancio familiare.

Questa tendenza è conforme anche con quanto  riportato dalle indagini sul credito al consumo, che negli ultimi anni hanno rilevato la costante diminuzione della rata media rimborsata ogni mese dai brianzoli nel tentativo di mantenere quanto più possibile elevata la sostenibilità degli impegni assunti.

Un miglioramento nel settore dovrebbe tornare a manifestarsi nella seconda metà  2021, con la ripresa dell’attività economica e un maggiore ricorso alle soluzioni di finanziamento del credito, con tassi di interesse che dovrebbero mantenersi ancora bassi e politiche di erogazione più caute. Nel complesso solo nel 2022 il credito al consumo dovrebbe tornare sui livelli pre-covid. Per il 2021 è atteso anche un maggior ricorso al credito da parte dei privati per piani di investimento di lungo periodo come l’acquisto della casa, scelta che potrebbe essere determinata da nuove necessità abitative maturate nel corso della pandemia, da prezzi delle abitazioni più accessibili e da bassi tassi di interesse.

Francesco Megna – Referente Commerciale in Banca

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