Lucio, il classico dongiovanni spiantato in là con gli anni interpretato da De Sica, cerca di impedire il matrimonio del nipote, erede della fortuna di famiglia, per paura di non vedere più un soldo. Dino (Lillo) porta la figlia a Cortina per riconquistarne affetto e rispetto, fingendo di rilevare un’etichetta discografica. A unire la coppia comica è una femme fatale, Patrizia (Isabella Ferrari). Tutto procede nella norma finché non entra in scena Calabresi nei panni di un mafioso russo non troppo sveglio. Andrà tutto a rotoli?
Si vede. Si vede che Puglielli è uno bravo, quello giusto, al posto e al momento azzeccati. Viene dall’indie, chiamalo tale. Ma non saranno il know-how del regista e l’aggiornamento del genere cinepanettonico a nascondere la fuori-orarietà dell’operazione.
Nello stesso genere, negli ultimi dieci anni, si sono visti almeno due film eccellenti: uno di Marco Risi, Natale a 5 Stelle, un film in cui la “firma”, il presunto autore del caso, si faceva da parte per lasciare parlare il film e il suo genere; l’altro di Polanski. Sì, The Palace, il tanto vituperato The Palace, odiato, trinciato, sbuzzato da una critica inferocita che ha gridato allo scandalo, alla lesa maestà (i più tardi) o all’inspiegabile.
A parte rimandare alle righe dedicate al film da Silvestri e Canova sulle pagine di FilmTV (gli unici, a memoria, che hanno trovato le chiavi giuste), si può dire del capolavoro di Polanski una cosa soltanto: gli Autori sono i primi a non prendersi sul serio. (Una farsa critica simile è accaduta con l’ultimo film di Ethan Coen, Drive-Away Dolls: anche lì strali, e via a dare dell’imbecille o del rincoglionito al regista, come se non avessero diritto pure loro, i cineasti, alla “cazzata” di tognazziana memoria).
A dare più importanza alla vita piuttosto che al cinema. Perché tanto il cinema resta sempre uno, e tutto, si sa, è cinema.
Ah, ovviamente, nessuno dei film citati raggiunge la perfezione di Merry Christmas, la vera pietra di paragone del genere. Voluttuario.
REGIA: Eros Puglielli
CAST: Christian De Sica, Pasquale Petrolo, Isabella Ferrari, Paolo Calabresi, Ernesto D’Argenio
Voto: *1/2
Genere: commedia
Boris Nietzsche