Cosa l’ha motivata ad accettare la candidatura?
Fondamentalmente lo spirito di servizio che da quasi trenta anni mi anima.

Il centro destra di Erba si presenta unito a queste elezioni, tra le sue anime, però, le differenze sono tante ed evidenti e si sono mostrate anche nell’ultimo Consiglio comunale del Sindaco Airoldi. Quali difficoltà ci potranno essere per compattare la squadra in futuro?
Credo che gli intendimenti che animano il Centro destra siano univoci ancorché alcuni temi mostrano sensibilità differenti ma non per questo inconciliabili.
l’’obbiettivo di far crescere la comunità e la Città è comune… la quadratura del cerchio si trova sempre.

Una delle perplessità che riguardano la sua candidatura è relativa al fatto che lei non è erbese.
Mi sembra un argomento piuttosto sterile, ma se proprio vogliamo dirla tutta dal 78 fino al 98, anno in cui mi sono sposato, ho risieduto in città dove lavoro  dal 1990. Sono 20 anni di residenza effettiva e 24 anni di residenza “professionale”; 44 anni in totale. Possono bastare?

Altra critica rispetto alla sua candidatura è quella di essere stata “calata” dall’alto.
Altro elemento “qualificante” di dibattito programmatico… La questione è molto semplice: essendo il segretario provinciale di un partito sarebbe stata quantomeno anomala la mia auto-candidatura. Il livello superiore era quello regionale e per quel motivo l’indicazione è arrivata da li.

Questa città se non proprio morta è… moribonda in termini di iniziative, attività ed entusiasmo.
Quali sono le sue idee in proposito?
Se parliamo di vitalità cittadina ritengo che il tessuto sociale erbese sia abbastanza particolare. Essendo una città produttiva e che bada al sodo è normale che si tenda a stare in casa con la propria famiglia soprattutto dopo una giornata di lavoro. Scontiamo anche due anni di pandemia durante i quali le restrizioni sono state pesantissime. Credo che delle iniziative culturali ma anche ludiche organizzate con il supporto delle associazioni possano rivitalizzare la città.
La cosa più semplice, visto anche le differenti sensibilità che caratterizzano Erba e le sue frazioni, è proporre Palio cittadino affinchè possa coinvolgere l’intera comunità, una unica comunità.

Quale sarà il tema su cui incardinerà il lavoro della sua amministrazione?
Ci sono progetti importanti con cospicui finanziamenti attivati dalla Giunta Airoldi che riguardano la ristrutturazione di villa Candiani e di villa San Giuseppe. Dopo di che bisognerà prestare attenzione affinchè, a causa delle nuove e stringenti normative sulla sicurezza, Trenord non chiuda il passaggio a livello di C.so XXV Aprile senza una alternativa di accesso alla Città.  Una Città civile non può  accettare una situazione del genere.

Ritiene che il Piano di Governo del Territorio debba essere rifatto?
Anche se conosco in modo marginale la questione del PGT il concetto è comunque univoco. Il PGT viene visto spesso come una mera rappresentazione di volumi da edificare cosa che invece non è. È, invece, lo strumento principe dello sviluppo socio-economico della città. I lunghi tempi che servono per la sua stesura e la sua approvazione lo portano ad essere già vecchio al momento della sua approvazione. Il PGT di Erba è stato fatto circa 10 anni fa; il mondo è profondamente cambiato e credo che una modernizzazione di quel documento sia doverosa proprio nella prospettiva dell’adeguamento dello sviluppo economico e sociale.

Tra i “lavori da fare” per la prossima Amministrazione al numero due dopo il passaggio a livello, cosa c’è?
Cercare di rendere più accattivante anche visivamente la città. Non solo arredo urbano, ma anche infrastrutture. Mi riferisco ai posti auto. Dovremmo progressivamente portarli nelle immediate vicinanze del centro cittadino oltre a pensare a qualcosa di diverso per quelli del centro. Questo servirà a decongestionare il traffico e permetterà a chi arriva ad Erba, di trovare immediatamente parcheggio e sarebbe un aiuto anche alle attività economiche.

Ogni amministrazione che si congeda dalla città vanta di aver migliorato la macchina comunale e ogni candidato che si presenta ritiene che debba essere migliorata la stessa macchina comunale: ci sarà mai un momento in cui questa macchina sarà efficiente?
Non so se la cosiddetta “macchina comunale” debba essere migliorata. Rispetto a quello che ho visto in altri comuni, e ne ho visti tanti, credo che il Comune di Erba sia tra quelli più efficaci in termini di operatività.
Poi come vissuto personale posso dire che la “macchina” funziona se c’è un rapporto di reciproca stima e fiducia tra Amministratori e collaboratori. Come accade in ogni ambiente di lavoro c’è chi è più produttivo e chi meno; sta nella capacità e nell’esperienza dell’Amministratore capire dove intervenire e se intervenire.

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