Villa Guaita a Ponte Lambro prende vita grazie a “GenerAzioni di Cultura – Giovani protagonisti dei luoghi”, il progetto promosso dall’associazione giovanile Lo Snodo e sostenuto dalla Fondazione Comasca. L’iniziativa trasforma la villa in un centro di creatività e partecipazione, collegandola alla Stazione di Erba, già cuore delle politiche giovanili del territorio.
Il progetto nasce con l’obiettivo di restituire centralità ai beni culturali locali attraverso il coinvolgimento diretto dei giovani, che saranno oltre 1.000 come partecipanti, volontari e ideatori delle attività. Il programma prevede laboratori artistici, workshop teatrali e linguistici, percorsi formativi ed eventi culturali, in un percorso che unisce passato e futuro, bellezza e cittadinanza.
Per avviare le attività, era necessario raccogliere il 20% del finanziamento di Fondazione Comasca, pari a 15.000 euro. In meno di un mese sono stati raccolti quasi 3.000 euro, con contributi significativi come quello di Villa Santa Maria di Tavernerio, a testimonianza della fiducia e della partecipazione della comunità.
“Il successo della raccolta fondi è un segno concreto di corresponsabilità e fiducia – spiega Elisa Perego, Consigliera de Lo Snodo – La collaborazione con realtà locali ha reso possibile far partire le prime attività in tempi record”.
Anche il Comune di Ponte Lambro ha espresso il proprio sostegno: “Da anni desideriamo valorizzare Villa Guaita come polo culturale e aggregativo – dichiara l’Assessore Loris Staglianò – questo progetto va esattamente in quella direzione”.
Secondo Francesco Pizzagalli, Presidente della Fondazione Comasca, “far rinascere spazi per generare cultura è un obiettivo prioritario. Lo Snodo, con la sua vitalità, crea un circolo virtuoso che arricchisce chi dona e chi riceve”.
Il progetto, che si concluderà entro il 30 settembre 2026, promette di essere un laboratorio permanente di partecipazione giovanile e valorizzazione del patrimonio culturale erbese, intrecciando energie, prospettive e creatività per restituire senso e futuro ai luoghi della comunità.
