Si sa, la tecnologia ci semplifica la vita, ma usarla per superare l’esame della patente è un po’ troppo, no?
È successo ieri a Como, dove un 37enne egiziano, regolarmente residente a Milano, ha deciso di affrontare la teoria con qualche aiutino extra… elettronico.

La scena si è svolta alla Motorizzazione Civile, dove ormai esaminatori e poliziotti sono dei veri detective delle anomalie. Appena il candidato si è seduto si è capito che, qualcosa non quadrava: forse un clic sospetto, forse un movimento strano, forse che l’esaminato non capiva le domande ma dava le risposte, fatto sta che è scattata la chiamata alle forze dell’ordine.

Il Kit per superare l’esame della patente sequestrato dalla polizia. Per gentile concessione della Questura di Como

Arrivata sul posto, la Polizia di Stato ha trovato il 37enne equipaggiato come un agente segreto in missione: microfoni, auricolari e altri gadget high-tech che farebbero invidia a James Bond. Solo che il suo scopo non era salvare il mondo, ma decifrare i quesiti sulla precedenza agli incroci.

Portato in Questura, l’aspirante automobilista ha dovuto dire addio al suo “kit del suggeritore”, sequestrato dai poliziotti. Ora dovrà rispondere del reato di “appropriazione indebita delle capacità altrui” (sì, è davvero un reato!).

Morale della storia? Meglio studiare i segnali stradali e lasciare il kit spionistico per un’altra occasione, magari per un film di fantascienza!

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