L’Ospedale Sacra Famiglia-Fatebenefratelli di Erba torna ad essere una struttura quasi “Covid Free”. Già da settimane i ricoveri per Covid sono in calo progressivo, a partire dall’ultimo nuovo ingresso (11 giugno), con conseguente riconversione del reparto in 2 aree: una per negativi con 16 letti a disposizione ed una per positivi con 22 posti letti, poi ridotta ulteriormente fino ad essere eliminata del tutto.

Come racconta il dottore Donato Bettega,  direttore dell’UOC di Medicina Generale del Sacra Famiglia, “i ritmi di lavoro continuano ad essere elevati, a fronte di una percepibile stanchezza di fondo che speriamo possa beneficiare del prossimo periodo delle ferie. Lavorare in reparto è sempre complesso e non è venuta mai meno la necessità dell’utilizzo dei Dispositivi di protezione individuale. Inoltre, il personale sanitario è sempre stato attivo e coinvolto nella comunicazione a distanza tra parenti e degenti (telefonate sistematiche tra medici e parenti o videochiamate tra pazienti e familiari), data l’emergenza pandemica e l’accesso contingentato e regolato per motivi di sicurezza”.

Più forti di prima contro il nemico invisibile

Il Coronavirus ci ha rammendato che non siamo onnipotenti o invincibili, ma che c’è un limite insito nella natura umana. “Forte è stato ed è il richiamo al valore e alla forza dell’essere un vero gruppo; ho avuto ed ho la fortuna di lavorare con un gruppo di persone “di buona volontà”  e di grande responsabilità (oltre che competenza) e questo ha reso il nostro lavoro sicuramente più efficiente ed efficace; ognuno ha messo in campo le proprie doti umane e le proprie competenze, ci siamo sostenuti gli uni con gli altri e in questo modo posso dire “ce l’abbiamo fatta” anche se non sempre abbiamo avuto esiti favorevoli e in noi rimane qualche cicatrice perché tutta la sofferenza che abbiamo visto e il senso di impotenza che a volte abbiamo sperimentato non si cancellano facilmente. L’auspicio è che continuiamo a essere  “forti” perché siamo un gruppo vero anche fuori dal periodo emergenziale e di questo sono convinto”- conclude il direttore Bettega.

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