Sulle tavole dei consumatori lariani tornano i piatti classici e sostenibili, dai mondeghili agli gnocchi di pane.
Più attenti a ottimizzare i consumi, con scelte consapevoli che privilegiano la filiera corta e l’acquisto diretto dai produttori agricoli. E, soprattutto, limitando al massimo gli sprechi, recuperando le ricette di tradizione grazie anche a una “maggior pratica” messa a frutto durante le settimane forzate a casa, nel periodo del lockdown. La “Fase 3” cambia il volto delle abitudini alimentari e di cucina dei cittadini lariani che, con la riapertura dei Mercati di Campagna Amica, sono tornati a prediligere i prodotti agricoli a filiera corta e portati direttamente “dalla campagna alla città” dai produttori agricoli del territorio.
Non solo: sono tutti più attenti a scandire con precisione l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti acquistati e ridurre la quantità di cibo che, purtroppo, talvolta finisce nell’immondizia, specie con il ritorno del caldo.
A questo proposito, anche Coldiretti Como Lecco ribadisce alcuni consigli semplici, ma utili da tenere a mente: innanzitutto fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km 0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato, ma anche non avere timore di chiedere la doggy bag al ristorante.
Secondo l’indagine Coldiretti condotta presso gli AgriMercati, quasi tre consumatori lariani su quattro (oltre il 70%) hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari nell’ultimo anno. “Per evitare di buttare il cibo è sufficiente seguire pochi semplici accorgimenti: innanzitutto bilanciare la propria spesa, magari facendo la tradizionale lista, ma anche prediligendo acquisti ridotti ma più frequenti. La classica maxispesa quindicinale o mensile negli ipermercati aumenta infatti il rischio di ritrovarsi nel frigo prodotti scaduti” evidenziano Francesca Biffi, presidente AgriMercato di Campagna Amica, e Fortunato Trezzi, presidente Coldiretti Como Lecco.
“Fare poi la spesa a chilometri zero in filiere corte con l’acquisto di prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali”.
Lo spreco alimentare si riduce peraltro ad appena il 15-25% per gli acquisti diretti dal produttore agricolo. Coloro che si approvvigionano esclusivamente tramite reti alimentari alternative sprecano meno perché i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Meglio, dunque, prediligere i prodotti di stagione, scegliendo la frutta e le verdure al giusto grado di maturazione e conservandola adeguatamente, senza tenere insieme quella che si intende consumare a breve con quella che si prevede di conservare più a lungo. E lo stesso consiglio vale anche per tutti i cibi in generale.
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