All’indomani di “Fornitore Offresi” e alla vigilia di “Ristorexpo” incontriamo Fabio Dadati, lecchese, Presidente di Lariofiere.

In apertura Fabio Dadati (a destra) e Giovanni Ciceri ( a sinistra) alla presentazione di RistorExpo

Sembra che Lariofiere stia mostrando una rinnovata energia, un nuovo vigore operativo.

Ci stiamo impegnando su due aspetti che ho cercato d’impostare dall’inizio del mio mandato che sono da un lato consolidare le manifestazioni esistenti continuare a lavorare per rilanciarle per per poterle migliorare sempre, tenerle vive così come intervenire laddove c’è una forte difficoltà come la Meci, che paga il momento di crisi che si riscontra a livello nazionale. Ma Mecideve ripartire.

Dall’altro lato fare nuove manifestazioni quindi rimanendo sempre sul core business e andare a mettere a regime meglio il quartiere fieristico con altre attività che poi sono proprie di questa tipologia di settore ovvero la parte congressuale, la convegnistica e gli eventi. 

Abbiamo in progetto il miglioramento della capacità operativa dei servizi offerti e di ricavi da parte dell’Ente.  In questo ambito il primo mandato è stato svolto con la nuova Camera di Commercio che fondeva Como e Lecco. Non è stato semplice definire un piano industriale che fosse condiviso e accettato. 

Il piano prevede un intervento sugli impianti elettrici, le uscite di sicurezza, e già questo significa autorizzazione permanente agli spettacoli cosa che ora non c’è.

É necessario intervenire sulla climatizzazione  quindi avere un maggiore comfort per chi viene. Se vuoi alzare il livello e lavorare sul congressuale devi essere più attrattivo in termini estetici, completo nei servizi offerti.  Non ci sono solo investimenti strutturali. É necessario ridurre anche i costi esterni per esempio quelli degli allestimenti. Per esempio: abbiamo il padiglione C che è molto bello però è “nudo”… quindi se vuoi fare un grande evento, come quello di Confindustria devi appoggiarti un service esterno, devi ricostruire una serie di attrezzature e impianti che hanno dei costi. Noi vorremmo il più possibile arrivare ad avere autonomia per abbattere poi il costo del singolo evento e essere più competitivi in questo senso.  Sì, si vede questo fermento, ma perché è legato a questa tipologia di attività. 

Il mio impegno anche per le mie attività imprenditoriali svolte in passato è quello di lavorare sul prodotto, quindi sul prodotto. Affiancare il direttore sul tema dell’organizzazione e sul controllo di gestione. Per me quindi l’aspetto economico vorrei riuscire ad arrivare ad avere una maggiore stabilità in termini di bilancio. E questo lo si ottiene aumentando i ricavi perché oggi abbiamo un  valore di ricavi che non è Secondo me è adeguato il costo del personale in costi fissi.

Una delle novità recenti, quasi una sorpresa, è stata l’introduzione del pagamento del parcheggio a fronte dell’ingresso gratuito.

Questa è stata una mia indicazione. Il tema su cui stiamo ragionando è quello di un luogo che è un bene pubblico e le risorse che vengono acquisite vengono utilizzate per far meglio, e offrire di più. Il parcheggio era un’opportunità e abbiamo trovato una mediazione anche con le Associazioni di categoria e con gli organizzatori nella formula “Se paghi già il biglietto non ti faccio pagare l’ingresso del parcheggio; se non paghi l’ingresso alla manifestazione il parcheggio lo paghi. É una formula che permette di fare cassa ma consente un risparmio significativo se una famiglia viene a visitare la fiera, o lo fanno 4 persone che comunque usano una sola auto. In questo modo si possono cantonare fondi per riqualificare il parcheggio…

A proposito di riqualificare il parcheggio hai, presentando l’ultima edizione di Fornitore Offresi hai” buttato un sassolino in merito” a una riqualificazione del parcheggio sì, ma integrandola in modo tale da poterci costruire un quarto padiglione.

Questo è un po’ un sogno. Dipende dai soci, principalmente dalla Camera di Commercio. Se hai voglia di investire delle risorse oggi non credo che sia un tema all’ordine del giorno sicuramente con questa Giunta in questo mandato. Però una riflessione il territorio la può fare perché Lariofiere se diventa più efficace, fa più convegni se fa più iniziative se riesce a rendere di più può anche pensare di migliorare la propria dimensione e la capacità di accogliere degli eventi.  Noi oggi abbiamo solo una manifestazione che ha bisogno di più spazio che è “Fornitori offresi” ma è anche vero che queste nostre dimensioni non ci permettono di essere competitivi nell’accogliere organizzatori esterni che han bisogno di dimensioni maggiori e quindi vanno da altre parti. Allora il ragionamento era se lo implementiamo scavando, quindi manteniamo i posti auto poi diventi appetibile per quelle iniziative “BtoC” di successo. Quella riflessione però è più una cosa che ho lanciato come spunto, come ragionamento; poi chi di dovere ci rifletterà. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *