Il bilancio del centro ambulatoriale del Fatebenefratelli di Erba

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«La pandemia  ha gravemente impattato sulla gestione del diabete e delle complicanze a esso correlate, poiché i pazienti diabetici erano preoccupati di una possibile esposizione al virus e i lockdown hanno ulteriormente limitato l’accesso ai professionisti sanitari. In un sondaggio sulla continuità dei servizi durante la pandemia, l’OMS ha rilevato che la gestione del diabete è stata gravemente/completamente o parzialmente interrotta in circa la metà di oltre 163 Paesi durante i primi mesi di pandemia di COVID19». Laura Molteni, specialista in Diabetologia ed Endocrinologia presso Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba (nella foto) spiega perché il tema della Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra oggi, è importante. Questa campagna di sensibilizzazione mondiale, che quest’anno si celebra a 100 anni esatti dalla scoperta dell’insulina, il farmaco che ha salvato milioni di vite, è dedicata infatti a “L’accesso alle Cure”. «Il nostro Centro Ambulatoriale si è impegnato a mantenere aperto il percorso di cura del paziente cronico anche durante il Lockdown, mediante l’attivazione della telemedicina e la visualizzazione da remoto dei dati glicemici  dei pazienti. Sempre in tema di accesso alle cure, negli ultimi 2 anni abbiamo inoltre attivato una fattiva collaborazione con i Medici di Medicina Generale del territorio erbese,  implementando per loro un Corso di Alta Formazione di Diabetologia per Medici di Medicina Generale: la vocazione fortemente territoriale del nostro ospedale facilita infatti una fattiva collaborazione tra i diversi attori  che si occupano del paziente, che deve essere posto al centro del processo di cura» spiega il medico. 

Il Centro Ambulatoriale di Diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba attualmente segue 4000 pazienti cronici con diabete, trattati dalla Dr.ssa Laura Molteni, il dr. Luciano Brambilla,  il Dr. Giuseppe Marelli, il Dr Maurizio Caminiti e l’Infermiera Professionale Specializzata Catia Magni; si avvale inoltre della collaborazione della Dietista Tiziana Casati e del Podologo Luca Negri. Oltre all’attività di visite di follow up,  nell’ambito dell’offerta del nostro ambulatorio, ha attivato dei percorsi ambulatoriale specialistici dedicati all’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito diabetologico (microinfusori e sensori glicemici); alla cura del piede diabetico (grazie alla collaborazione del Dr. Maurizio Caminiti); alla cura per paziente grande obeso; alla cura del diabete in gravidanza; al percorso per l’addestramento dei pazienti in terapia insulinica al Counting dei carboidrati.

Il diabete è una malattia cronica che si caratterizza per la presenza di quantità eccessive di glucosio (zucchero) nel sangue. L’eccesso di glucosio, noto con il termine di iperglicemia, può essere causato da un’insufficiente produzione di insulina o da una sua inadeguata azione; l’insulina è l’ormone che regola il livello di glucosio nel sangue. Le forme più note di diabete sono due: il diabete di tipo 1 (con assenza di secrezione insulinica) e il diabete di tipo 2, conseguente a ridotta sensibilità all’insulina da parte di fegato, muscolo e tessuto adiposo e/o a una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas.

Il diabete è una malattia molto diffusa in tutto il mondo e la sua prevalenza è in continua crescita: attualmente in Italia ci sono circa 4 milioni di diabetici, e si stima che ci siano 1 milione e mezzo di diabetici ulteriori misconosciuti.  

Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune che provoca la distruzione delle cellule che producono insulina. 

Il diabete tipo 2, quello più comune, é una malattia multifattoriale, scatenata cioè dall’interazione di più cause, tra cui la predisposizione genetica e l’azione di fattori ambientali. Tra questi ultimi, un ruolo importante nell’insorgenza della malattia è svolto dal sovrappeso, dalla sedentarietà  e da un’alimentazione sbilanciata, ricca di grassi saturi e zuccheri semplici (carboidrati). 

Il ruolo del medico e del  team diabetologico è un valido supporto, ma è la persona con diabete che  per prima deve occuparsi di se stessa e deve decidere ogni giorno cosa fare per meglio controllare la propria malattia.

Il diabete mellito si controlla prima di tutto migliorando  il proprio stile di vita:  meno sedentarietà e più attività fisica, possibilmente tutti i giorni; dal punto di vista dell’alimentazione, è importante prediligere cibi ricchi in fibre (cereali integrali, legumi, vegetali) e le fonti proteiche sane (pesce, legumi e carne bianche) e limitare il consumo di zuccheri semplici e grassi animali. Una dieta ipocalorica in persone con eccesso di peso è un valido alleato per la cura del diabete.

Il programma di cura deve includere visite mediche periodiche dal proprio medico di medicina generale e dallo specialista diabetologo, secondo un protocollo concordato individuale che tiene conto delle caratteristiche cliniche del paziente.

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