L’Amministrazione Caprani è cominciata ufficialmente Lunedì 27 giugno con l’insediamento a Palazzo Majnoni di Sindaco, Giunta, Consiglio comunale ed elezione del Presidente del Consiglio (comunale) stesso.
Tutto secondo copione, polemicucce incluse.
La Giunta, già preannunciata dalla stampa, è stata puntualmente confermata nei suoi effettivi: Matteo Redaelli, Alessio Nava, Anna Proserpio, Paolo Farano e Sofia Grippo.
L’elezione del Presidente del Consiglio comunale si è svolta previo il solito tentativo, ridondante e tardivo, di scrivere una storia diversa.
La minoranza, infatti, si è appellata all’opportunità di accordare ad una personalità espressa dalla stessa questa carica delicata, lo ha fatto richiamando sia la filosofia del diritto e della politica, i precedenti storici e lusingando la maggioranza facendole balenare la possibilità di essere tra le prime a cambiare modus operandi.
Il risultato è stato la nomina di Claudio Ghislanzoni come da programma e, riportando un commento che mi è arrivato da una persona seduta tra il pubblico “E anche questa volta il presidente del consiglio la minoranza lo elegge la prossima volta”.
Tutto qui?
Se proprio vogliamo aggiungere alcune note di colore possiamo citarvi un paio di piccoli cameo.
Come quello di Giovanna Marelli, che aprendo i lavori in qualità di consigliere anziano ha tenuto a precisare quella qualifica spetta a chi ha ottenuto il maggior numero di preferenze personali, e non per ragioni anagrafiche.
Oppure quando il neo Assessore Proserpio ha “rassicurato” con lo sguardo la correttezza del voto appena espresso dal consigliere che l’ha sostituita tra i banchi del consiglio.
In ultimo anche la piccola gaffe dell’ex assessore che dando il benvenuto ad un neo-eletto lo ha salutato usando il nome di un suo omonimo.
