Castelli (Giovani Impresa): “Non si può parlare ai giovani mentre si taglia oltre il 20% della Pac 2028–2034”

Trezzi: “Servono risorse vincolate, credito e formazione: nel Lario i giovani ci sono e vogliono fare agricoltura”

La nuova strategia della Commissione europea per il ricambio generazionale in agricoltura manca di risposte concrete. A denunciarlo è Coldiretti Como Lecco, evidenziando come il documento rischi di restare una cornice senza risorse, con effetti negativi proprio sui giovani imprenditori agricoli del territorio, dalla pianura del Comasco alle valli lecchesi.

Pietro Castelli, delegato Giovani Impresa Coldiretti Como Lecco: “Non si può parlare ai giovani quando von der Leyen sta tagliando oltre il 20% della Pac 2028–2034: non è credibile e non è accettabile. Senza risorse vincolate e adeguate, le ambizioni restano sulla carta. Non c’è ricambio generazionale se continuiamo a scontrarci con barriere d’accesso al credito, alla terra, alla formazione, con burocrazia e costi che frenano gli investimenti. Nel Comasco e nel Lecchese abbiamo ragazzi pronti a fare impresa – nell’allevamento, nella trasformazione lattiero–casearia, nell’orticoltura di pianura e negli alpeggi – ma servono strumenti veri, non slogan”.

Castelli richiama la necessità di misure operative: un fondo di garanzia potenziato per i giovani, premialità Psr stabili per il subentro, semplificazioni amministrative, tutela degli alpeggi e gestione efficace della fauna selvatica, oltre a formazione tecnica e digitale collegata ai fabbisogni delle filiere locali (latte, carne, agriturismo, corto raggio).

Fortunato Trezzi, presidente Coldiretti Como Lecco guarda allo scenario in prospettiva: “Il futuro dell’agricoltura si gioca sulla capacità di accompagnare i giovani a investire, innovare ed essere competitivi. Serve una visione chiara e una volontà politica concreta che trasformi gli annunci in azioni: risorse dedicate, credito agevolato, contratti di filiera equi, pagamenti puntuali. Nelle due province lariane la presenza giovanile c’è: pensiamo alle stalle di mezza montagna, ai caseifici di vallata, alle imprese che mantengono paesaggio e comunità. Ma con i tagli prospettati, un piano di rilancio dei giovani rischia di essere impraticabile se mancheranno le risorse necessarie”.

Coldiretti Como Lecco chiede che venga sostenuta in sede europea una correzione di rotta: priorità di bilancio al ricambio generazionale, strumenti per terra, credito, formazione e innovazione, e una semplificazione vera che metta i giovani nelle condizioni di avviare e consolidare l’impresa qui, sul territorio.

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