Orsenigo (PD): «Sistema ancora inefficiente»

Nonostante la delibera regionale del dicembre 2023 che vietava nuovi contratti con le cooperative di gettonisti, gli ospedali lombardi continuano a ricorrere al personale sanitario a chiamata. È quanto emerge da un accesso agli atti effettuato dal gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia, che fotografa una situazione ancora critica, soprattutto nel Comasco.

«Solo nel primo trimestre 2025, in Lombardia, sono stati spesi oltre 10,8 milioni di euro per coprire i turni vacanti tramite gettonisti – spiega il consigliere regionale del PD Angelo Orsenigo –. E nel corso del 2024 la spesa complessiva era stata di quasi 71 milioni». Si parla di oltre 1 milione e 720 mila ore coperte da medici, infermieri e operatori a chiamata.

A Como, in particolare, l’Asst Lariana ha registrato nel 2024 una spesa di 4.623.981 euro, con 225.588 ore coperte da personale esterno. Di queste, 81.828 ore sono state necessarie per sopperire alla carenza di infermieri. Solo nei primi tre mesi del 2025, le ore utilizzate sono state 47.743, per un esborso di oltre 1,1 milioni di euro.

Nonostante l’intenzione dichiarata della Regione di azzerare il fenomeno, 19 presidi lombardi ricorrevano ancora ai gettonisti al 1° gennaio 2025. Alcuni contratti in essere scadranno a settembre 2025, ma uno a Como resterà attivo fino al settembre 2026, mentre nove contratti regionali sono validi fino al 2029.

«Seppur diminuiti, i contratti con le cooperative non sono stati azzerati – commenta Orsenigo –. L’iter va a rilento e ciò comporta un grave danno per il sistema sanitario lombardo, che continua a spendere cifre ingenti senza vedere un miglioramento tangibile nei servizi».

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