Uno dei punti previsti dall’Ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì 29 maggio erano le variazioni di Bilancio che di solito vengono fatte quando un amministrazione capisce di poter contare su introiti maggiori di quelli preventivati e di conseguenza si può permettere spese diverse da quelle precedentemente ipotizzate.

Tra i progetti ipotizzati (Messa in sicurezza della Valle Bova, Video sorveglianza ecc.) uno in particolare ha catalizzato l’attenzione delle minoranze.

Si tratta dell’intervento di 80000€ destinato al rifacimento degli arredi degli uffici posti al piano terra del Comune.
“L’intervento è determinato” ha detto l’Assessore Redaelli “dal fatto che in quegli uffici vengono discusse anche pratiche molto sensibili come le separazioni per cui é opportuno garantire una certa riservatezza agli utenti, cosa che oggi non è possibile in un ambiente unico con le vetrate che separano gli impiegati dagli utenti”
“Abbiamo mosso i primi passi” ha proseguito Redaelli “verso aziende specializzate e la cifra di 80000€ è quella comprende la totalità dei lavori.”

80000 Euro sono tanti – ha replicato la Consigliere Marelli – il progetto é legittimo ma vedo che gli alloggi comunali sono fermi perché manca la manutenzione e con quei soldi corsi si poteva avviare una ristrutturazione

Le ha fatto eco il Consigliere Berna stigmatizzando il fatto che l’Assessore Redaelli non ha portato in Consiglio un progetto ma solo un impegno di spesa; un comportamento da “Assessore del Grillo” (uno cioè che vuole imporre il proprio operato quasi per diritto divino n.d.r.).

Veemente la reazione dell’Assessore Redaelli: “Prima cosa porto a casa il risultato ovvero l’approvazione del Consiglio comunale, poi faccio il progetto perché sono anti-comunista, anti-catto-comunista; l’opposizione deve esserci sui contenuti non sui modi di dire che rasentano l’offesa. Io non offendo ma non voglio ricevere offese.

Al termine della discussione il provvedimento in tutte le sue variazioni è stato approvato.

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