Riceviamo e pubblichiamo da Angelo Gnerre, Amministratore Unico di Snef ssd a rl, gestore del centro sportivo del Lambrone

Per l’ennesima volta il consigliere Ghioni coglie occasione per attaccare la gestione del centro sportivo “Snef Lambrone” (qui puoi leggere il post con le dichiarazioni del Consigliere Ghioni e del Circolo PD di Erba). Abbiamo compreso che non era d’accordo con questa operazione, lo continua a ripetere con le stesse argomentazioni da oltre 8 anni.

Riteniamo che non conosca a fondo le obbligazioni contrattuali e le modalità che contraddistinguono le operazioni di project financing, non comprendendo che in una situazione di grave emergenza come quella attuale sia un obbligo previsto dalla legge riequilibrare il piano economico finanziario, norme non solo di fonte nazionale ma addirittura Europee.

Per questo motivo ritengo doveroso fare chiarezza al fine di evitare che Snef ssd a rl sia chiamata in causa con possibilità di ricevere danni reali per continue polemiche (sempre le stesse) che potrebbero convincere potenziali utenti a non frequentare il centro.

Affermazioni diffuse a mezzo stampa che mortificano gli sforzi sia della società Snef ssd a rl sia del personale dipendente preposto che insieme cercano di dare alla struttura uno standard assolutamente elevato in termini di manutenzione, funzionalità, sicurezza nonché di ordine ed igiene che chiunque abbia avuto modo di frequentare direttamente il centro, avrà potuto constatare.

In particolare vorrei chiarire definitivamente il ruolo e gli impegni economici sopportati dalla società SNEF ssd a rl nel project di ammodernamento del centro sportivo. La nostra società sportiva ha il ruolo di gestore del centro, il concessionario è la società di Progetto, Lambro one Sport srl, che riceve direttamente il contributo gestionale comunale di €. 178.000,00 annui oltre iva per tutta la durata della concessione.

La società SNEF ssd a rl, oltre a non ricevere alcun contributo gestionale dal comune di Erba, per gestire il centro sportivo, deve versare un canone di gestione annuo di oltre 400mila euro, necessari insieme al contributo per ripagare il costo delle opere e il finanziamento in essere con gli istituti di credito, garantiti dalla Lambro one sport srl. Come in ogni “progetto di finanza pubblica” il contributo comunale è finalizzato alla riduzione delle tariffe di utilizzo soprattutto per le associazioni locali. L’intero investimento si ripaga principalmente attraverso la gestione del centro e non con il contributo comunale.

Per la riapertura solo da pochi giorni abbiamo potuto confrontarci con le varie ordinanze e con l’Ente comunale, capire che le opere necessarie non sono un onere del gestore ma della società di progetto e fonte di argomentazione per il futuro riequilibrio del concessionario con il comune. Solo adesso siamo in grado di sviluppare i nostri protocolli ed illustrare alla nostra clientela, in anticipo, le modalità di comportamento e di fruizione dell’intero centro sportivo dando a tutti il giusto tempo per organizzarsi ed essere tranquilli nel frequentare il nostro impianto.

Sono comunque da risolvere ancora alcuni aspetti operativi per riaprire quanto prima e poter offrire al nostro territorio, per questa estate, una valida alternativa a tutte le famiglie ed utenti, per le loro vacanze o per poter trascorre qualche ora di svago in totale sicurezza.

Credo che tutti possano comprendere che queste azioni e soprattutto eventuali installazioni di strumentazione o realizzazione di opere necessarie alla tranquillità di tutti, non si effettuano in pochi giorni ma soprattutto non s’improvvisano senza le necessarie indicazioni a cui attenersi.

Comunque la nostra società si era mossa per tempo a chiedere incontri per affrontare la problematica.

Sottolineo che la SNEF ssd a rl è una società sportiva dilettantistica iscritta al registro CONI affiliata alla FIN, lo scorso anno alla FIDAL e alla FITRI, con sede ad Erba esattamente come le altre associazioni che il consigliere Ghioni vuole tutelare con i suoi attacchi politici, svolge attività agonistica e di promozione sportiva con oltre 250 atleti tra settore agonistica e master, ma senza trattamenti economici di favore come le altre società Erbesi che utilizzano le strutture.

Grazie al solo sforzo della nostra società ma soprattutto della mia famiglia, la struttura ha creato posti di lavoro, ben 14 dipendenti non collaboratori sportivi. Posti di lavoro stabili, che paradossalmente la parte politica che rappresenta il consigliere Ghioni da sempre sostiene di volere tutelare ed agevolare, ma che li sta seriamente mettendo a rischio con le sue esternazioni ed attacchi.

Presumo che se dovesse pensarci direttamente l’ente pubblico spenderebbe molti più risorse di quelle attuali.

Ma visto che sono stanco di queste continue polemiche che investono indirettamente anche il mio operato, vorrei rispondere definitivamente alle accuse di scarsa efficienza che anche il circolo erbese del PD sembra sostenere con l’ultimo articolo, con alcuni paragoni.

Angelo Gnerre Amm Unico Snef ssd a rl
Il Consigliere comunale erbese Enrico Ghioni (PD)

Vediamo cosa offriva il “vecchio centro sportivo”, quando il consigliere Ghioni oltre 10 anni fa era sindaco del paese:

a) Costava oltre 150 mila euro all’anno ai cittadini erbesi

b) non aveva certificati di agibilità e molti impianti non erano a norma.

c) rimaneva aperto con deroghe firmate dai vari sindaci, deroghe oggi molto più limitate che portano spesso alla chiusura dei centri sportivi, vedi esempio di Casnate e i problemi e polemiche del centro sportivo Bione di Lecco degli scorsi anni.

d) Investiva ingenti risorse economiche per mantenere aperto un centro sportivo comunale non agibile, frequentato da poche associazioni o utenti “eletti” e non dai numerosi utenti attivi come oggi, tra cui anche molti anziani che prima non avevano alcuna attività sportiva riservata se non forse il “tiro con l’arco”.

e) Non aveva creato alcun posto di lavoro direttamente legato alle attività sportive presenti nella struttura

f) Lo stato di manutenzione ed igiene dell’intero centro non si poteva certo prendere a modello come standard di qualità per il nostro settore.

Senza questa operazione e nonostante l’ingente spesa per il Comune di Erba, il rischio di chiusura dell’intero centro sportivo sarebbe stato altissimo.

Se veramente il consigliere Ghioni ha interesse e a cuore il bene pubblico, ci dia una mano concreta nel risolvere i problemi e non ci continui ad attaccare anche indirettamente, soprattutto in un momento di grave crisi umana e finanziaria che ha colpito tutti e che potrebbe creare nei nostri confronti un grande astio di cui potrebbero direttamente subirne le conseguenze i miei dipendenti. La società Snef ssd arl, ripeto per l’ennesima volta, non riceve alcun contributo dall’amministrazione comunale, contributo che insieme al nostro canone, molto ingente, sono entrambi necessari per mantenere in equilibrio l’intera operazione e sufficienti appena per ripagare i finanziamenti verso gli istituti di credito.

Ricevere attacchi di questo genere in questo periodo è veramente deprimente e fa arrabbiare soprattutto i miei dipendenti che ben conoscono la situazione di difficoltà in cui stiamo operando e gli sforzi miei personali e della nostra famiglia.

Io devo principalmente occuparmi di gestire un centro sportivo in un regime di grande difficoltà, un centro che dovrebbe rappresentare una risorsa per il paese anche in termini di recupero sociale e aggregazione giovanile così necessaria anche in questa emergenza.

A differenza di quanto lei sostiene è considerato uno dei centri più strutturati, più completi dell’intera provincia se non della Regione, è stato preso ad esempio in numerosi convegni e pubblicazioni del settore, è stato scelto da società professionistiche del mondo del calcio, frequentato da numerosi clienti anche da fuori provincia, il nostro grado di manutenzione e servizio è apprezzato anche dalle numerose società calcistiche che vengono a giocare nei campionati provinciali, regionali e nazionali al centro Snef Lambrone.

In conversazioni personali, i dirigenti delle società erbesi che utilizzano le strutture, più volte mi hanno confermato che hanno ricevuto molti complimenti soprattutto da società fuori provincia per la bellezza e l’efficienza della struttura. Con loro, dopo le prime incomprensioni iniziali, si è instaurato un rapporto di grande collaborazione e son ben consapevoli che l’operato della mia società sportiva permette anche a loro di utilizzare il centro a costi molto contenuti.

Per il comune di Erba credo che sia stato un grandissimo affare, per la nostra società in questo momento, ma anche per la società di Progetto, molto meno: spendendo le stesse risorse di quando lei era sindaco, l’amministrazione comunale si ritrova un centro sportivo moderno, frequentato e a norma, a mio parere anche ben gestito ma questa è ovviamente un opinione di parte.

Gnerre Angelo | Amministratore unico | Sport Nuoto E Fitness Società Sportiva Dilettantistica a r.l.

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