La poesia, la musica e il tormento del cantautore livornese che ha scritto la storia della musica italiana del Novecento

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ERBA – Qual è il ruolo dell’artista nella società di oggi? Se lo chiedeva Piero Ciampi, artista, cantautore, poeta tra i più tormentati della storia del cantautorato italiano del Novecento. E se lo chiede Simone Severgnini in Piero l’italianò, in scena questo sabato, in una continua danza tra attore e cantautore, tra uomo e artista.

Non è facile riassumere l’enorme vita di un personaggio come Piero Ciampi in poche righe, in poche battute, in poche note. Bisogna ricorrere al gioco magico del teatro e della musica dal vivo per dipingere un’immagine che è insieme storia, poesia, tormento dell’artista e dell’uomo dietro l’artista. C’è sempre un’umanità dietro l’arte, e Piero Ciampi la viveva tutta intensamente.

Livornese, classe 1934, Piero Ciampi era anticonformista, controcorrente e senza ombra di dubbio riconoscibile come poeta maledetto a tutti gli effetti. Il perfetto esempio di tutta quella schiera di artisti incompresi in vita e celebrati e osannati dopo la loro morte. Non era infatti amato dalla critica come cantante, ma era apprezzato come paroliere: scrisse per Gigliola Cinquetti (Ho bisogno di vederti, seconda a Sanremo nel 1965) e per Nada.

Che ruolo ha quindi l’artista? A questa domanda si cerca di rispondere in Piero l’italianò. Ne emerge una spietata riflessione sull’artista, sul suo tormento, su cosa significhi veramente essere un artista, avere sempre un moto interiore, sentirsi inadeguati rispetto al mondo in cui si vive. È Piero stesso a raccontarci con le sue parole quanto sia complicata la condizione dell’artista. Piero che beveva, Piero che amava, Piero che soffriva, Piero che insultava, Piero che cantava e continua a cantare…

Il Giardino delle Ore riporta in scena Piero l’italianò a Erba, dopo la data monzese della scorsa settimana, come terza fermata della stagione Incursioni Teatrali 2023/2024. Dipendenze e teatro ragazzi alla prima tappa, ecologia e sostenibilità alla seconda: ora è il momento della poesia e della musica, delle luci ma anche delle ombre dell’essere un artista.

Un viaggio indimenticabile attraverso emozioni autentiche, un personaggio straordinario, una delle figure più folli e controverse del panorama del cantautorato italiano. In scena Simone Severgnini, autore dello spettacolo, accompagnato dai musicisti Dimitri Pugliese e Tommaso Severgnini. Uno spettacolo teatrale, un concerto, un tributo: una serata di poesia per omaggiare un grande artista sulla soglia del novantesimo anniversario della sua nascita.

Appuntamento a sabato 11 novembre alle ore 21.00 nel Teatro Noivoiloro in via del Lavoro 7 a Erba.

I biglietti per tutte le date di Incursioni Teatrali sono online (intero €12 e ridotto €7): https://www.webtic.it/index.htm#/home?action=loadLocal&localId=5630. Il calendario è disponibile sul sito del Giardino delle Ore www.ilgiardinodelleore.com. Per informazioni e prenotazioni scrivere a biglietteria@ilgiardinodelleore.com o al numero 342 364 4156.

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