«L’insegnamento da cui partire nel miglioramento della nostra assistenza ostetrica è quello che nel nostro Paese, negli ultimi decenni, è stato tendenzialmente favorito un modello clinico-organizzativo fondato prevalentemente sul contrasto ai fattori di rischio e sull’approccio tecnologico alla patologia ostetrica.
Questo modello ha inciso positivamente sul tasso di morbosità e mortalità materno-infantile ma, nel tempo, ha determinato un approccio forse eccessivamente medicalizzato al percorso nascita.
Nel futuro, l’equipe medico-ostetrica deve continuare ad operare tenendo presente che, in tale modo, si perde parzialmente di vista il carattere fisiologico dell’evento nascita, l’approccio rispettoso e umanizzato alla gravida, con il rischio di interventi assistenziali invasivi e/o inappropriati.
Dobbiamo offrire  un’assistenza al percorso nascita in sintonia con le più recenti indicazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),che garantiscano  una mamma e un bambino in perfetta salute con un livello di cure più basso possibile compatibile con la sicurezza.
La U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia di Erba deve sempre più  offrire modelli assistenziali per la donna con gravidanza, travaglio e parto che rispondano con efficacia non solo a criteri di eticità, qualità e sicurezza, ma garantiscano nell’evento parto e nel puerperio anche un’assoluta continuità nell’assistenza, il rispetto della fisiologia, la ricerca delle massima  umanizzazione e la cura di un precoce, stretto e vivo legame materno-neonatale attraverso protocolli diagnostico-terapeutici  all’avanguardia, innovativi e personalizzati» sostiene il Dr.Francesco Bernasconi, il nuovo direttore della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba.

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