Sant’Antonio è il 17 di gennaio. Sagra sempre più povera, giostre sempre meno attraenti, in un paio di settimane si risolve tutto. Quest’anno causa Covid alcuni giostrai sono ancora lì, non se ne sono potuti andare evidentemente. Le giostre sono smontate da mesi.

La domanda è… ma il Comune di Erba è proprietario dell’intera area? Un’area utile per due settimane l’anno alla fiera e come posto auto per il vicino Liceo per 9 mesi l’anno?

Qui, non molto tempo fa c’erano due porte da calcio. Non era molto, ma per questa zona era comunque sport e aggregazione. Era gratis, libero da costi e da preghiere (perché oggi per giocare a calcio devi spesso passare dagli oratori altrimenti campi liberi, almeno che io sappia, non ce ne sono).

Perché non ripristinarlo? Anche in qualche modo, due porte un po’ di verde e magari una piccola licenza a un ‘baracchino’ che venda bibite, panini e un caffè. Un campo libero da calcio che magari sia usato dal Liceo la mattina per la ginnastica quando è bel tempo, che la sera chiude per mancanza di luce, ma che al pomeriggio sia un posto dove poter tirare due calci ad un pallone e ritrovarsi.

Poi a gennaio si lascia il posto alle giostre. Il parcheggio per il Porta? (A parte che chiedere posti auto invece di aree sportive vi dovrebbe far vergognare a prescindere 🙂 ) I parcheggi si ricavano dall’area della curva, via, che ci vuole, un’asfaltatina, una manciata di semi d’erba e 4 pali. Davvero è così impossibile? Davvero una licenza per un piccolo bar ambulante non ne coprirebbe le spese?

Mi piacerebbe leggere i vostri commenti a proposito.

4 pensiero su “Ma le giostre sono ancora lì?”
  1. Ciao Luca, io non sono di Erba, ma mi anonna abitava in via Chiesa Molinari. A due passi da lì, e fino ai 15-16 anni circa passavo parte dell’estate a casa di nonna. In quel campetto (all’epoca di ghiaia) ci si giocava notte e giorno. In estate, la sera, un certo Donghi (se non ricordo male) organizzava giochi per i bambini.
    Insomma… il campetto si utilizzava, eccome! Non posso che approvare la tua pensata.

    1. Ciao Carlo, mi parli come se non mi ricordassi di te, di tua nonna e delle Gocce Imperiali che rubavi a tua nonna… sì ci giocavo anch’io (non conosco e non ricordo Donghi). Il campo è diventato parcheggio del liceo, lasciano entrare le macchine, per cui è impossibile giocarci. Sono stati dismessi tutti i campetti ‘free’ che c’erano e oggi se vuoi tirare due calci devi pagare un centro sportivo. E’ allucinante. Stessa cosa per il basket. Sono impianti che non costano nulla e che possono aggregare, ma niente… mah, bisognerà che prima o poi faccia il sindaco. AHAHAH!

  2. Ah, dimenticavo: nella casa che fa angolo (forse è via Parini, non ricordo), praticamente di fronte al liceo, c’era un piccolo bar.

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