Cominciamo col dire che spero tanto di sbagliarmi e che le mie sensazioni siano assolutamente fuori da ogni realistica prospettiva.

Ma io un po’ di paura io ce l’ho. La riapertura di lunedì non mi lascia tranquillo nemmeno un po’. Mi spiace per parrucchieri, estetisti, sportivi… per tutte le categorie, che giustamente scalpitano per ricominciare a lavorare, ma io credo che stiamo accelerando un po’ troppo. I numeri sono la cosa che mi spaventa di più, perché sono fuorvianti, numero di decessi, di contagiati, di immuni, di ricadute, di guariti, di asintomatici, di tamponi. Quali sono i numeri certi? I decessi? No, perché se muoiono 100 persone di Covid in ospedale ne possono esserne morte altre 20 o 1000 a casa e non lo sappiamo. I contagiati? No, sappiamo dei contagiati CERTI che sono andati in ospedale, ma non sappiamo quanti sono contagiati e asintomatici. Di guariti? E quando si dichiarano guariti? Dopo l’isolamento? Ma non sappiamo se sono immuni oppure no. Di tamponi fatti? Vero. Ma di tamponi NON fatti non abbiamo i numeri. Se faccio il tampone a 100 persone e 50 risultano contagiate mi dicono che ci sono di 50 nuovi contagi, non che il 50% della popolazione potrebbe essere già contagiata. Insomma i numeri non sono una fonte di serenità a mio avviso, anzi. E’ facile mostrare con i numeri cose che non sono affatto quelle che i numeri dimostrano. Ora dal 4 di maggio sappiamo che i numeri sono scesi. Ma, ci hanno insegnato, che è dopo 14 giorni che abbiamo la certezza di non avere contratto il virus. 4+14? 18 maggio! Bene, lunedì usciamo tutti, apriamo tutto e scopriremo martedì che la curva ha ripreso a salire. C’è un’unica certezza: non c’è nessuna certezza. Il virus sta perdendo la sua carica? Boh! Resta sugli oggetti? Forse. Chi è guarito può riammalarsi? Probabile. Riapriamo le chiese, ma non i teatri e i cinema. Perché? Qual è la differenza? L’incenso neutralizza il covid? L’ostia da l’immunità per una settimana? Però le confessioni si possono fare, all’aperto, a un metro dal parroco, urlando magari perché è anche un po’ sordo e la mascherina non aiuta. “Mi perdoni padre perché ho bestemmiato tanto!”

#iorestoperplesso #sperodisbagliarmi

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