1. Senatrice Ronzulli, a Erba il centrodestra si presenterà unito alle elezioni, anche se trovare la quadra fra i diversi partiti è stato molto difficile. Non si rischia di pagare l’unità a tutti i costi con le difficoltà di governo dopo le elezioni?

Non è mai facile andare tutti d’accordo, specie in un momento come questo, nell’anno che precede le elezioni politiche. In questi appuntamenti di medio termine i partiti provano a posizionarsi, a farsi largo. L’importante non è quanto ci si mette, ma il risultato: l’unità della coalizione. La strada adesso è in discesa: lavoriamo tutti insieme con lo stesso obiettivo, che è quello di vincere le elezioni e poi mettere rapidamente in piedi una squadra capace e competente, capace di proseguire nell’ottimo lavoro di cui il centrodestra dà prova da anni nel governo della città.

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  1. Forza Italia sarà grande protagonista, con un candidato sindaco che è anche coordinatore provinciale. La mia sensazione è che oggi gli elettori siano più propensi a votare il vostro partito in contesti locali, con personalità competenti e conosciute, piuttosto che a livello nazionale: concorda?

Il candidato sindaco di questa città è un importante esponente di Forza Italia, un amministratore di grande esperienza e competenza. Questa, certamente, è una bella fortuna per chi avrà la possibilità di averlo come sindaco. È certamente vero che realtà come questa sono quelle dove Forza Italia è più forte e strutturata, ma ormai da quasi un anno il trend è estremamente positivo in tutta Italia. Gli elettori ci riconoscono di avere fatto un buon lavoro, tornano a rivolgersi a Forza Italia con fiducia ed interesse e riconoscono ciò che è evidente: senza l’intuizione e lo stimolo del presidente Silvio Berlusconi, senza la sua capacità e generosità di mettere davanti gli interessi del paese a quelli del partito, oggi non avremmo un governo di unità nazionale la guida di Mario Draghi, saremmo ancora condannati all’inefficienza e all’inefficacia di quello precedente, pesantemente condizionato dalle politiche per la decrescita dei cinquestelle. In questa terra di imprenditori illuminati di grandi lavoratori sappiamo bene che non serve assistenzialismo, ma sostegno supporto a chi vuole rimboccarsi le maniche per cambiare la condizione sua, della sua famiglia e della sua città.

  1. È stata eletta nel collegio senatoriale di cui fa parte Erba pur non essendo espressione del territorio. È però stata una dei pochi parlamentari che si è occupata fattivamente dello sviluppo territoriale?

Como, Lecco e tutta questa area, alla quale sono personalmente affezionata, sono state per decenni le zone del Paese dove la disoccupazione di fatto non esisteva, dove ciascuno aveva la possibilità di trovare il lavoro che desiderava o, almeno, provarci. La crisi ha colpito pure qua: dobbiamo ristabilire le condizioni che c’erano prima.

  1. Buoni risultati alle amministrative potrebbero portare a una crescita di Forza Italia sullo scenario nazionale in termini di consensi?

Certamente sì: la politica parte e prende forma proprio dai territori, dove per i cittadini è più semplice toccare con mano il nostro buon governo. È evidente che amministrare bene città e Regioni aiuta a far crescere il consenso anche a livello nazionale. Qui cittadini hanno sempre dato molta fiducia a Forza Italia e agli altri partiti di centrodestra, hanno anticipato trend che poi si sono sviluppati su tutto il territorio nazionale. Forza Italia continuerà a ricambiare questa fiducia con attenzione e lavoro a tutti i livelli. Erba tutto il distretto limitrofo devono poter competere alla pari con le altre regioni più sviluppate d’Europa, quelle della Germania sono: dobbiamo creare le condizioni per far ripartire sul serio la nostra economia in quelle aree che da sempre sono la locomotiva e l’orgoglio d’Italia. Possiamo farlo investendo in infrastrutture più moderne approvando riforme importanti per il lavoro come quelle del fisco, ma anche migliorando la qualità della vita e la nostra sicurezza. Non mi riferisco soltanto al controllo del territorio, ma, per esempio, al consolidamento delle aree montane più franose che, come dimostrano i casi delle ultime settimane, crollano a causa dei cambiamenti climatici dopo decenni di scarsa attenzione manutenzione dovuta soprattutto alla mancanza di risorse da investire e all’abbandono.

  1. Mauro Caprani a Erba e Giordano Molteni a Como sono stati individuati dai coordinamenti regionali dei partiti di centrodestra, in entrambi i casi i militanti locali di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sono rimasti spiazzati: hanno scelto i nomi dei candidati sindaci da un comunicato stampa. “Calare dall’alto” i candidati, come sostengono in molti anche tra i vostri elettori, non rischia di essere controproducente?

Mi limito a rispondere per quanto riguarda Forza Italia: che il partito ad Erba sia rimasto spiazzato non mi risulta. Anzi, mi pare che i dirigenti ed i militanti di Erba siano entusiasti che il loro coordinatore provinciale li possa guidare in questa tornata amministrativa. Che tale scelta sia stata operata dagli organismi di partito superiori mi sembra naturale stante il ruolo di Caprani a livello provinciale.

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