(di Barbara Veronelli – Psicologa Psicoterapeuta)

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I nostri bambini sono abituati a muoversi, soprattutto in questo periodo dell’anno, dove con l’arrivo della primavera i parchi si riempiono, iniziano le gite in montagna o al lago, i giardini delle scuole permettono di allargare l’ambito di esplorazione e i cortili sono fruibili anche fino a tardi e sono palestre di socializzazione.
Quest’anno non sarà proprio come al solito, ma i bisogni dei più piccoli non cambiano.
I bambini vivono nel loro corpo, pieno di vitalità, con esso parlano, con la loro agitazione o con la loro tranquillità ci raccontano se sono felici, se hanno bisogno di distrarsi da pensieri difficili, se sono tristi e rinunciatari, oppure timidi e timorosi.
Il movimento che sia libero e all’aperto, oppure quello più strutturato e guidato come nelle palestre o negli ambiti sportivi, così come quello in casa sono una necessità per i bambini che risponde a diversi bisogni:
– quello di esplorare il mondo intorno a loro: salire e scendere da uno scivolo, correre al parco, saltare su e giù dai divani di casa o impegnarsi su un sentiero di montagna, permettono di scoprire come ci può muovere in determinato ambiente, come è fatto quell’attrezzo, quel gioco o quell’albero;
– quello di conoscere sé stessi: scoprendo quanta forza, quanto coraggio e quanto valore abbiamo, ad esempio dondolandoci velocemente sull’altalena, magari sperimento la scalata di un castello di legno o attraversando un piccolo ruscello;
– quello di stare in relazione con gli altri: attraverso la competizione con un amico più grande, ma possiamo anche scoprire che la collaborazione con i compagni della squadra di basket è vincente, che la fiducia nell’allenatore ci permette di sentirci sicuri nell’affrontare una gara; si impara il rispetto delle regole, la tolleranza della frustrazione;
– quello di controllare le emozioni: avere uno spazio e un tempo dedicato all’attività motoria favorisce la riduzione dell’ansia che si vive in un qualsiasi ambiente mediamente prevedibile, pensiamo ai momenti di attività motoria che i bambini conoscono bene e attendono impazienti ogni settimana, oppure la regolarità di allenamenti o lezioni in piscina e a danza; le mancanze di uscite in questo periodo rischiano di alimentare vissuti claustrofobici, facilitano la paura dell’esterno che non è più prevedibile; il movimento permette di liberare tensioni, di sfogare la rabbia e di accrescere sentimenti positivi di gioia e serenità;
– le proprie capacità cognitive: nel gioco di movimento si sperimenta la possibilità trovare soluzioni, di imparare strategie per affrontare problemi, l’apprendimento di sequenze.
E’ fondamentale che i genitori prevedano e aiutino i bambini a mantenere degli spazi e dei rituali dedicati al movimento, ai bambini da decreto in questo momento non è concesso di uscire per strada, alcuni non dispongono di terrazzi o giardini e nemmeno di cortili condominiali.
Qualche suggerimento per i genitori:
– il passaggio per l’accesso ai box può essere utilizzato facendo molta attenzione a rispettare le norme sanitarie, per esempio ci si può accordare con i vicini per occupare anche piccoli spazi comuni a orari differenti, ma qualche calcio al pallone, un po’ di nascondino o “ce l’hai” possono costituire una sana mezz’ora di attività fisica e divertimento;
– un balconcino, se non si dispone di un giardino, può essere sfruttato per creare un piccolo orto;
– in casa basta usare dello scotch di carta per costruire un percorso in sequenze per i più piccoli, qualche cuscinone permetterà di fare dei salti senza pericolo e con un po’ di tolleranza da parte dei vicini, percorrere di corsa le scale servirà a rinforzare i muscoli, qualche allenamento può essere seguito collegandosi a Youtube, a Zoom e l’istruttore e il gruppo di compagni di danza, karate si ritrovano col solito appuntamento anche se ognuno da casa propria.
Un utile contatto col proprio corpo, in questo periodo di restrizioni, può essere rappresentato anche dalla scoperta della possibilità di tecniche di rilassamento, così utile sempre nella vita che permetterà di imparare ad ascoltarsi di più e allora l’attenzione al respiro che massaggia come un’onda, al cuore che batte in maniera regolare insegneranno anche ai più piccoli nuove strategie per ripristinare calma e tranquillità.

(www.barbaraveronelli.it)

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