Una piacevole e poco impegnativa passeggiata per le frazioni di Faggeto Lario che ai più è sconosciuta tra Riva, Molina, Lemna, Palanzo e la chiesa del Soldo. Antichi abitati medioevali che sono delle terrazze naturali sul lago di Como.

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Partenza: Riva di Faggeto Lario (CO) – Via alle rive (220 m)
Dislivello: 400 m circa
Difficoltà: FACILE
Tempo: circa 4 ore
Cartografia: Carta 1:25.000 Comunità Montana Triangolo Lariano
Punti di ristoro: Trattoria San Giorgio a Lemna

ITINERARIO:

Una volta arrivati nel territorio di Faggeto cercate la Via alle rive che è l’unica strada che scende verso l’imbarcadero, il lido e gli alberghi. Contate 3 tornanti e dopo circa 200m prima della strettoia fra un gruppo di case sulla destra trovate la pedonale che porta alla frazione di Molina: è la partenza della nostra camminata (parcheggio per l’auto poco più avanti).

Imboccate la pedonale che in circa 1 ora vi porterà nel borgo di Molina (lungo la salita non dimenticate di fare una sosta alla chiesa di S. Margherita, con il suo campanile Romanico dell’XI secolo e cimitero annesso con resti di un affresco raffigurante l’ultima cena, attorno ai quali si radunarono le prime case di Molina, trasferite poi più a monte per ragioni di sicurezza).

Con un ultimo sforzo si entra nella frazione dalla via XX Settembre, un angusto corridoio fra le antiche case che vi porterà nella luminosa e scenografica Piazza S. Antonio dove troverete l’ Osteria antica Molina (Consiglio: sedetevi ai tavolini del BAR, godetevi un caffè e i particolari della piazza).

Si prosegue per la Via Fontana vecchia (da qui seguite i cartelli della Strada Regia) e, dopo pochi passi, si arriva a questa bella fontana coperta con abbeveratoio e attiguo il lavatoio. Un secondo lavatoio lo si incontra uscendo dall’abitato sulla destra.

Proseguite e giunti di fronte ad una croce, dove la via si biforca, bisogna tenere la sinistra e poco oltre, presso la cabina dell’acquedotto, sempre a sinistra su un viottolo che risale la Valle dei Mulini. Molto bello il prato di Brema con il suo casolare; poi si passa un ponticello, una pineta (detta dell’impero perché impiantata ne 1936 sotto il regime), un rudere e infine si arriva ad una passerella in legno (alt. 523m) che consente di attraversare il rivo della valle. Il sentiero prosegue lungo terrazzi coltivi fino ad arrivare alla Madonna del Rosario, premessa all’ingresso nell’abitato di Lemna.

Si entra dalla Via Cappelletta e subito dopo un arco, una sorpresa: all’incontro con la Via per Biccogno si trova la vasca di una fontana ricavata in una tomba romana, con ancora il suo cuscino di pietra. Una volta arrivati qui, perdetevi nelle varie viuzze dell’abitato che comunque, bene o male, portano tutte alla piazza della parrocchiale che si trova in posizione superiore. Ne rimarrete affascinati!

Sulla platea della chiesa troverete anche il comune (con stazioni di ricarica per biciclette elettriche!!) e la trattoria San Giorgio per un giusto reintegro del calo alimentare.

Ora si passa dietro la chiesa di San Giorgio (eretta ne XVII Secolo su un preesistente edificio romanico) imboccando purtroppo la strada asfaltata (Via Bernardo Silo) che si immette in quella diretta a Palanzo.

Si oltrepasserà una galleria (se si getta l’occhio nella valle è possibile scorgere un antico mulino e antica strada regia), un tabernacolo e passata una curva, pochi metri prima del cartello che annuncia Palanzo si riprende, verso monte, il sentiero che conduce nell’abitato.

Faremo l’ingresso dalla parte alta dell’abitato che è davvero pittoresco, passando praticamente dentro le case attraverso un basso porticato che immette direttamente nella piazza della chiesa di S. Ambrogio. Anche Palanzo, come le altre frazioni, meriterebbe una visita più attenta sempre se si ha voglia di fare su e giù dalle viuzze gradonate.
Tra l’altro è conservato un torchio del 1572 tuttora funzionante.

Saliamo poi alla Madonna del Soldo, seguendo la via crucis che parte poco sopra il cimitero. La chiesa, costruita nel secolo XVI, con grosse colonne cinquecentesche e le arcate a tutto sesto del portico, è situata su un terrazzo panoramico sul Lario.

Una leggenda narra che “San Carlo volesse costruire sul piano dove ora sorge la Chiesa del Soldo, un grande santuario dedicato alla Madonna, ma gli abitanti del luogo non cedettero il terreno sul quale coltivavano i vigneti.

Da allora, in quella zona, tutte le piante di salice, i cui rami servono a legare le viti, si seccarono; pentiti del rifiuto, gli abitanti costruirono la chiesa, e ogni anno, la sera prima del giorno di San Giuseppe, accendono un grande falò propiziatorio”.

Per la discesa potete utilizzare l’altro sentiero che prosegue oltre il portico e che vi riporta in paese e quindi alla strada provinciale 43 asfaltata. Cercate la Via per Palanzo che vi riporterà a lago in circa 40 minuti inizialmente con un tratto asfaltato e poi con una piacevole gradinata fra muri a secco e testimonianze del passato fino a raggiungere albergo Vapore in frazione Riva.

Qui proseguite a sinistra e in pochi minuti sarete di nuovo all’auto.

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