Abbiamo già raccontato con nostalgia quando il gemellaggio con le città di Tain-Tournon e Fellbach era una festa, un occasione di incontro vero, di amicizie vere e di rapporti veri. Non esclusivamente commerciali, istituzionali, formali…

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Il parallelismo tra come il gemellaggio cittadino abbia seguito un inizio entusiasmante così come l’idea dei popoli di una COMUNITA’ Europea e un gemellaggio degli ultimi anni che rispecchia la realizzazione di una Europa formale fatta di norme, leggi, strette di mano, litigi, sorrisi e ripicche è tristemente evidente.

Ma ancor di più, passando l’altra sera sulla via che porta alla Capanna Mara, mi si è stretto il cuore a vedere il Bosco Europa malandato e apparentemente malaticcio. Il Bosco Europa doveva essere il simbolo di questa amicizia e di questa voglia di crescere insieme. ‘Facciamo piantare degli alberi ai ragazzi’ e io c’ero. Ero lì negli anni ’80 a veder nascere il bosco con le radici tedesche francesi e italiane, ero lì a credere che quei ragazzi sarebbero tornati a godere dell’ombra di quegli abeti (se sono abeti, perché di piante non capisco nulla). E invece, caduti tutti gli aghi verdi, venuta meno l’ombra, ecco che spunta il cartello, tra i tronchi spogli, a ricordarmi il mancato obiettivo di quell’operazione e il malumore generale sulla fattibilità di una Europa fatta da europei.

Mettiamolo quindi un cartello, un testo che racconti di come, in quarant’anni, politici, istituzioni, di tutte le cittadine gemellate, abbiano preferito dare priorità ad altre cose, che non in un progetto conoscenza, amicizia, relazioni e di miglioramento della vita e della sensibilità dei propri figli.

Germania Germania soprattutto!

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