Nelle scorse settimane l’Assessore al Commercio Anna Proserpio aveva diffuso un questionario per raccogliere le indicazioni e suggerimenti, dai cittadini e dai commercianti, per delineare le linee guida di sviluppo del settore.

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“Nonostante i pochi giorni di diffusione e il periodo coincidente con le vacanze estive abbiamo distribuito un numero significativo di questionari, la cui analisi ci ha permesso di chiarirci le idee in prospettiva della realizzazione del bando per distribuire i finanziamenti dal Distretto del Commercio” ha dichiarato l’Assessore Proserpio.

Cosa è emerso dalla lettura dei questionari?

In primo luogo è che “gli eventi portano clienti, ma solo nelle vicinanze”, che le attività che ne beneficiano sono principalmente quelle legate alla ristorazione.

Viene indicato nel rinnovo dell’arredo urbano l’elemento che può rigenerare l’attenzione e verso la città e che c’è disponibilità ad una collaborazione con il Comune nell’organizzazione degli eventi e delle attività culturali ma ponendo un occhio vigile sui costi.

Il dato anagrafico che esce dalla lettura delle schede è che gli imprenditori del commercio erbese hanno tra i 36 e i 65 anni, che la gran parte delle attività è stata avviata da oltre 40 anni e che si registra un calo dell’imprenditoria e del commercio dal 2018.

I negozianti erbesi guardano con vivo interesse ai siti di e-commerce, ma vorrebbero approfondire anche le competenze relative la comunicazione e la gestione dei social ai quali affidano la propria promozione.

Perché il commercio sia vivo serve anche un pubblico e i cittadini che hanno partecipato al questionario del comune hanno fornito valide indicazioni anche dal loro punto di vista.

A fronte di una generica soddisfazione per quanto riguarda l’acquisto e la proposta commerciale, molti lamentano lo scarso numero di parcheggi disponibili, e la mancanza di negozi di Elettronica, di articoli e abbigliamento sportivo e di animali, 

Altre critiche verso il commercio erbese sono relative alle vetrine, giudicate poco attraenti e il desiderio espresso è quello di avere aperture prolungate oltre agli orari tradizionali. Anche la carenza dell’offerta commerciale nelle frazioni è stata sottolineata; “ma quello è un problema molto complesso da risolvere” chiosa l’Assessore Proserpio.

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