A cosa dovrebbe servire ricordare la figura di Giancarlo Puecher se non a unire tutti quanti si riconoscono nei valori-cardine della Costituzione?

E allora chi ha il dovere di organizzare le celebrazioni deve saperlo fare: unendo tutti fin dal primo momento, quello della programmazione dell’evento fino al termine, evitando accuratamente di disseminare elementi di divisione.

Giorgio Berna, Consigliere comunale Erba Civica

Invece è proprio quanto avvenuto alla manifestazione di ieri: per il programma non è stato coinvolto il comitato appositamente costituito con i Comuni di Ponte Lambro e di Lambrugo, la manifestazione non è stata adeguatamente promossa nella cittadinanza erbese (presenti più che altro delegazioni di alpini, forze dell’ordine, protezione civile e altre realtà, oltre a rappresentanze dei comuni dell’Alta Brianza e della Valassina), nel discorso del sindaco qualche stonatura a proposito delle citazionI – del tutto fuori contesto – delle vittime della rivoluzione bolscevica e delle truppe di Tito, una colonna sonora da festa paesana ad opera di una banda musicale (al ricordo della prima medaglia d’oro della Resistenza, non è stato riservato l’onore dell’Inno nazionale e nemmeno di Bella Ciao) e infine – ancor più grave – l’impedimento alla folta delegazione dell’Anpi di prendere la parola. Un’offesa alla democrazia per la quale Puecher ha dato la vita. Se queste sono le premesse, che cosa ci riserva la Giunta Caprani per il 21 dicembre, nell’80^ della fucilazione di Giancarlo Puecher?

Giorgio Berna – Erba Civica

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