Molti hanno già aderito alla protesta “virtuale” con il cartello: “No al parcheggio! Salviamo l’orto di don Emilio”
Una contestazione “virtuale”, a suon di selfie, contro il progetto del parcheggio nell’orto di don Emilio a Barni. È questa la forma di protesta che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” sta proponendo per opporsi all’intento dell’Amministrazione Comunale di Barni, che vorrebbe realizzare un parcheggio per una trentina di posti auto, asfaltando lo spazio di via Andreoletti attualmente occupato dall’orto avviato dal compianto don Emilio Lorvetti.
La protesta ha già portato alcune decine di persone a inviare i loro selfie, con un cartello che dice “No al parcheggio! Salviamo l’orto di don Emilio a Barni”.
Le foto vanno inviate all’email del comune sindaco@comune.barni.co.it e info@circoloambiente.org e, per chi ha Facebook, postate sulla pagina “Salviamo l’orto di Don Emilio!” che già raccoglie quasi 700 aderenti.
Lo scorso febbraio, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” aveva organizzato, insieme a Civiltà contadina, al Gruppo Naturalistico della Brianza e a Terra Viva, un presidio di protesta per dire no al progetto. Ora, consapevoli del fatto che le istituzioni sono giustamente impegnate per l’allarme sanitario, ma visto che il sindaco di Barni ha più volte reiterato l’intento di mandare avanti il progetto del parcheggio, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede di continuare la protesta con i selfie. L’obiettivo è quello di far ritirare il progetto, che distruggerebbe un’area verde e la memoria dell’associazione fondata da don Emilio a Barni che si intitola “Tutela dell’ambiente: un dovere comune universale” (http://www.tuteladellambienteundoverecomuneuniversale.it) e si basa sull’utilizzo dell’orto di via Andreoletti a Barni, di proprietà della Parrocchia, per usi didattici e sociali.