Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” rende noto il documento di Ersaf in cui si chiede alla Comunità Montana di non intervenire nelle aree naturali vicine al fiume Lambro

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Sul progetto della nuova strada tra Scarenna e Caslino d’Erba interviene anche Ersaf Lombardia che – in una nota tecnica (di cui il Circolo Ambiente ha chiesto formalmente copia nei giorni scorsi) trasmessa alla Comunità Montana del Triangolo Lariano e ai Comuni interessati – afferma che l’area di esondazione del fiume Lambro e la vicina zona delle marcite vanno totalmente salvaguardate.

Quindi, di fatto, anche l’ente tecnico di Regione Lombardia dice ‘No’ al nuovo tracciato stradale!  Ecco i punti più significativi del documento di Ersaf (‘Estratto tecnico relativo ai contenuti tecnici del Progetto Strategico di Sottobacino, previsti per l’area limitrofa al tratto di corso d’acqua interessato dall’ipotesi di progetto della nuova strada loc. Scarenna di Asso’):

TEMA: RESTITUZIONE DELLO SPAZIO AL FIUME

Nelle aree libere, favorire, nei limiti delle prescrizioni relative a fasce di rispetto e fasce fluviali, l’introduzione di funzioni/usi del suolo compatibili con il rispetto e la valorizzazione della idromorfologia, dinamica e delle funzioni ecologico ambientali.

Individuare negli strumenti urbanistici aree libere idonee alla divagazione del fiume e alla espansione naturale del corso d’acqua, in particolare a monte delle aree urbanizzate, evitando la realizzazione di difese spondali con conseguente trasferimento a valle della pericolosità.

TEMA: GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE METEORICHE

In ambiti non urbanizzati in aree con media e alta permeabilità naturale dei sottosuoli occorre evitare interventi di trasformazione. Evitare, ove possibile, consumo e trasformazione di suolo.

CONTINUITÀ’ ECOLOGICO-AMBIENTALE, RINATURALIZZAZIONE E QUALITA’

All’interno dell’ambito “Sorgenti del Lambro”, lungo il fiume Lambro e, in particolare, tra le marcite di Scarenna e i rilievi del Monte Scioscia a sud dell’agglomerato di Canzo-Asso, la dispersione urbana e la tendenza alla saldatura degli insediamenti riducono la continuità ecologica e le connessioni trasversali tra le aree sorgenti di biodiversità.

Entro questi ambiti è necessario:

– mantenere i varchi laddove già esistenti, limitando il consumo di suolo naturale e attivando invece interventi di deframmentazione in prossimità di insediamenti e infrastrutture;

– evitare dispersione urbana e ridurre l’impatto delle aree urbanizzate sui corpi idrici;

– potenziare le connessioni ecologiche tra le aree verdi e tra i corridoi fluviali.

Come Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ribadiamo la nostra posizione totalmente contraria alla realizzazione della nuova strada tra Scarenna e Caslino d’Erba. Dichiara in tal senso Roberto Fumagalli, presidente dell’associazione ambientalista: “Nessuna nuova strada deve essere realizzata, poiché devono essere salvaguardati i terreni agricoli, la zona delle ‘marcite’ e le aree di esondazione naturale del Lambro. Invitiamo quindi la Comunità Montana e i Comuni coinvolti (Asso, Canzo, Castelmarte, Caslino d’Erba) ad abbandonare il progetto,  attenendosi anche alle osservazioni tecniche di Ersaf”.

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