ERBA – L’ultimo week-end in scena di Pene d’Amor Perdute al Teatro Licinium ha visto un pubblico di 300 spettatori sotto il cielo stellato. La nuova produzione shakespeariana del Giardino delle Ore, realizzata in collaborazione con Mumble Teatro, ha accolto in sei repliche un totale di 800 spettatori provenienti dal territorio erbese e oltre: un pubblico di provenienza non solo provinciale ma anche regionale, nazionale e addirittura internazionale.

Sei serate in tre fine settimana di meraviglia che sono stati accolti alla grande dal pubblico. In un’estate segnata da un altissimo numero di eventi sul territorio, il teatro ha ancora una volta preso il posto d’onore.

I registi di Pene d’Amor Perdute, Simone Severgnini e Davide Marranchelli, sono soddisfatti del lavoro fatto assieme, il secondo progetto di teatro partecipato pensato per il Licinium (dopo Romeo e Giulietta nel 2021). Così com’è soddisfatto, ed entusiasta, il cast composto da professionisti, allievi attori e amanti del teatro.

La sesta edizione del festival estivo ArtiGiano si avvicina ora al suo gran finale: l’ultima settimana vede in scena due nuove produzioni Il Giardino delle Ore con due regie d’eccellenza. Quattro serate da giovedì 14 a domenica 17 luglio in due location storiche per la compagnia: Villa Guaita a Ponte Lambro e ancora una volta il Teatro Licinium di Erba.

Giovedì 14 e venerdì 15 alle ore 21.15, il parco di Villa Guaita accoglierà Menarca. Uno spettacolo non convenzionale, una serata informativa, un gioco che coinvolge anche il pubblico; una nuova drammaturgia costruita dagli interpreti stessi partendo da una base di improvvisazioni attorno a un tema divisivo e da secoli oggetto di scontri di genere: il tabù delle mestruazioni.

Alla regia Salvatore Aronica e Daniele Turconi, che da anni lavorano assieme nella nota compagnia teatrale milanese Frigoproduzioni (assieme a Claudia Marsicano e Francesco Alberici). Aronica (diplomato Grock Scuola di Teatro a Milano e selezionato al Festival Hors e al NoLo Fringe Festival con The Ridere) e Turconi (diplomato Grock Scuola di Teatro a Milano e formatore presso Training Session, programma di workshop tra Milano e Parigi) dirigono uno spettacolo imprevedibile con l’obiettivo di rompere i tabù e incontrare i pregiudizi, partendo da una certezza: se fossero gli uomini ad avere le mestruazioni, si parlerebbe di mestruazioni tutti i giorni.

In scena con Menarca Simone Coira, Sofia Ligorio, Valentina Montesano, Alessandra Mornata, Marco Spreafico, Andrea Verga; tutti nei panni di… sé stessi! Sei irriverenti personaggi a cui piace dire le cose come stanno in modo diretto e senza troppi peli sulla lingua, che accompagneranno il pubblico in un mondo dove non esistono tabù.

Sabato 16 e domenica 17 alle ore 21.15 si torna sul palco del Teatro Licinium con Lakers_attorno al lago, per la regia di Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza della compagnia di teatro-danza NatiScalzi DT. Teatro-danza per uno spettacolo evocativo che porta il pubblico in viaggio tra i laghi, reali e di fantasia, e tra i personaggi che quei laghi li abitano. Diplomata Paolo Grassi a Milano, Claudia Rossi Valli si è specializzata in danza e coreografia tra Italia, Germania, Regno Unito e USA; mentre Tommaso Monza nasce come scultore (diplomato Brera) e si è in seguito avvicinato al teatro-danza e ha partecipato a progetti internazionali a livello europeo.

Una coppia di registi e coreografi che portano sul palco movimento, danza e parola, i quali si alternano e mescolano per restituire al pubblico le dense e malinconiche atmosfere del lago. Riscoprendo ciò che grandi artisti hanno creato attorno ai paesaggi lacustri, per poi indagare le narrazioni e le leggende del lago, fino a immergersi in riflessioni intime e personali.

Gli interpreti di Lakers_attorno al lago, Davide Abello, Mattia Brambilla, Giulia Frigerio, Alice Oldani, Isabella Pozzi, si sono misurati negli ultimi mesi con le difficoltà di un lavoro non solo teatrale, ma contenente importanti elementi di danza. Il risultato è uno spettacolo che esalta la fisicità di ognuno di loro e che trae la propria bellezza dalla forza espressiva dei corpi in movimento.

Menarca è in scena a Villa Guaita, Ponte Lambro, giovedì 14 e venerdì 15 luglio alle ore 21.15; Lakers_attorno al lago è in scena al Teatro Licinium di Erba sabato 16 e domenica 17 luglio alle ore 21.15. I biglietti per entrambi gli spettacoli sono acquistabili in prevendita sul sito del Giardino delle Ore: www.ilgiardinodelleore.com. Per informazioni scrivere all’indirizzo biglietteria@ilgiardinodelleore.com o al numero 342 364 4156.

MENARCA

14-15 luglio 2022 ore 21.15
VILLA GUAITA, PONTE LAMBRO

regia di Salvatore Aronica e Daniele Turconi
con Simone Coira, Sofia Ligorio, Valentina Montesano, Alessandra Mornata, Marco Spreafico, Andrea Verga

Il menarca è l’inizio dell’attività ovarica, che si manifesta nella adolescente pubere con la comparsa della prima mestruazione; è il primo flusso mestruale della donna e rappresenta l’inizio del periodo fertile.

Uno spettacolo imprevedibile, una serata informativa, un gioco che coinvolge anche il pubblico; una nuova drammaturgia costruita dagli interpreti stessi partendo da una base di improvvisazioni attorno a un tema divisivo e da secoli oggetto di scontri di genere: il tabù delle mestruazioni.

LAKERS_ATTORNO AL LAGO

16-17 luglio 2022 ore 21.15
TEATRO LICINIUM, ERBA

regia di Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza
con Davide Abello, Mattia Brambilla, Giulia Frigerio, Alice Oldani, Isabella Pozzi

Per chi è solito camminare lungo le sponde del lago e ne distingue le atmosfere dense e la quiete suggerita. Ma anche per chi non lo sa, e non conosce le suggestioni di vaghezza e respiro sinuoso che il lago rimanda: Lakers_attorno al lago, è un viaggio tra i laghi, in particolare tra quelli della Lombardia; uno spettacolo che riporta a galla memorie passate di chi ha lodato, temuto e indagato le acque ferme del lago, apparentemente immobili nello scorrere del tempo, ma anche riflesso e cristallino specchio di chi siamo oggi.

Riscoprendo ciò che grandi artisti hanno creato attorno ai paesaggi lacustri (soggetto amato da pittori paesaggisti e simbolisti quali Turner e Bocklin, passando dai poeti laghisti del romanticismo inglese, ai riferimenti al lago di autori come Goethe nel suo Viaggio in Italia, toccando anche, e perché no, opere ballettistiche iconiche quali Il lago dei Cigni), per poi indagare le narrazioni e le leggende del lago (dalla Dama del Lago del ciclo arturiano, alla leggenda di San Giorgio e il Drago di Pusiano), fino a immergersi in riflessioni intime e personali: sul palco movimento, danza e parola si alternano e mescolano per restituire al pubblico ciò che Edgar Allan Poe descrisse come il “luogo che meno non avrei saputo amare”.

 

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