Sabato 4 febbraio. prende il via il progetto “L’Egitto ad Erba. Le mummie del Museo Civico raccontano”, a cura del Mummy Project e del Museo Civico di Erba per lo studio, la conservazione e la valorizzazione della collezione egizia erbese.

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Nella foto d’Apertura: Sabina Malgora, egittologa e direttore Mummy Project. Ph. Livio Bourbon

Il progetto è stato presentato nelle giornate dell’1 e 2 ottobre 2022, presso la sede del Museo, a Villa Ceriani, in via Ugo Foscolo 23, con una conferenza a più voci, laboratori ludico didattici per bimbi e bimbe, incontri e visita guidata per genitori e parenti.

Ora si inizia affrontando analisi volte alla comprensione delle mummie, sia dal punto di vista egittologico, che antropologico e conservativo. Seguirà il restauro per garantire loro l’eternità e prepararle alla futura nuova esposizione.

Le protagoniste le mummie: una testa, una mano ed un piede. Grazie alle ricerche che si effettueranno, esse potranno raccontare molto. Scopriremo un po’ della storia delle persone che sono state, la loro identità, l’età, il sesso, ma forniranno anche preziose informazioni sulle tecniche di imbalsamazione e sugli ingredienti usati.

L’équipe del Mummy Project (www.mummyproject.it) che effettuerà lo studio vanta un’esperienza quindicinale nel campo della ricerca sulle mummie: gli esemplari erbesi sono quindi in ottime mani!

Le mummie saranno sottoposte a specifiche indagini: TAC, endoscopia e successivamente ad analisi chimiche e fisiche. Le indagini saranno svolte nel rispetto delle loro integrità. In futuro, si potranno restituire le sembianze alla testa di mummia con una ricostruzione forense del volto. 

Il primo passo del progetto: la TAC sarà effettuata presso una delle strutture di eccellenza del ramo diagnostico, la Gemini Rx di Travagliato (BS).

L’équipe all’opera sarà costituita dal team del Mummy Project, tra cui: dott.ssa Sabina Malgora, egittologa e direttore, Dr. Chantal Milani, antropologa forense, Dott.ssa Francesca Motta, osteoarcheologa, Elena Lancetti e Stefania Bottazzi, membri operativi, Dott.ssa Elena Rossi, restauratrice e membro operativo, Dott.ssa Cinzia Oliva, restauratrice, con il fondamentale supporto del team di Radiologia della Gemini, composto dal Dr. Valentino Rubetti, direttore, e il suo  équipe di radiologi, tra cui Dr. Andrea Vacis, che da anni collabora con il Mummy Project.

Perché la TAC: mentre i raggi X forniscono solo immagini dimensionali, le scansioni della TAC generano immagini 3D che consentono di esaminare molto bene i reperti, nei loro più piccoli dettagli, manipolandoli come se li avesse in mano. Si possono creare dei modelli 3D ed effettuare autopsie virtuali, senza quindi toccare e danneggiare le mummie.

Il secondo passo del progetto: l’endoscopia laparoscopica. Ad eseguire l’esame il Prof. Pasquale Capaccio, Professore Associato di Otorinolaringoiatria Università degli Studi di Milano. 

Gli strumenti: saranno stati usati diversi strumenti forniti da Karl Storz Endoscopia Italia S.r.l. attraverso il concessionario Carlo Bianchi tecnologie chirurgiche. 

Perché l’endoscopia laparoscopica: con uno strumento sofisticato, costituito da un sottile tubo dotato di pinze e telecamera, saranno prelevati all’interno della testa di mummia campioni di ossa, materiali organici e inorganici e bende; al tempo stesso sarà possibile vedere con i propri occhi dentro la mummia, effettuare filmati e scattare fotografie, passando dalla visione 3D virtuale della TAC, tomografia computerizzata, alla visione diretta. L’esame non comporta rischi per la mummia, che a breve si sottoporrà a restauro.

Terzo passo: i prelievi. Utili per le analisi chimiche e fisiche (C14, gascromatografia e FTIR), saranno effettuati in collaborazione con il Prof. Luigi Bonizzi, il Prof. Alessio Soggiu, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche, Università di Milano, con il . Marco Nicola, dottore di ricerca del Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Torino, e direttore di Adamantio srl, Science in Conservation e con Wilfried Rosendahl direttore del German Mummy Project, del REM-Reiss Engelhorn Museen, Manheim.

Perché i prelievi: sofisticate analisi sui frammenti prelevati permetteranno di scoprire numerose informazioni sullo stato di conservazione delle mummie, sulla datazione, sulle sostanze usate durante la mummificazione.

Quarto passo: le analisi. I campioni raccolti saranno portati ai rispettivi laboratori per essere analizzati. Ci vorranno alcuni mesi. Nel frattempo l’équipe lavorerà sulle immagini raccolte durante la TC e l’endoscopia per ricostruire la storia degli individui mummificati.

IL PROGETTO

Il progetto “L’Egitto ad Erba. Le mummie del Museo Civico raccontano” prevede lo studio, la conservazione ed il restauro dei reperti della collezione egizia, in particolare i reperti organici: una testa di mummia, una mano ed un piede di mummia. 

Con il sostegno di: 

Comune di Erba; Fondazione Provinciale della Comunità Comasca; Rotary Club Erba Laghi;  i partners di Mummy Project Research APS, tra cui: Gemini RX di Travagliato; Karl Storz Endoscopia Italia S.r.l.; Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche, Odontoiatriche e Otorinolaringoiatria dell’Università di Milano; Adamantio s.r.l., Science in Conservation.

Il Mummy Project, centro Ricerche e sviluppo progetti, è finalizzato allo studio dei reperti organici, in particolare mummie umane e di animali, attraverso analisi effettuate con le più moderne tecniche di indagine medica ed investigativa, eseguite da un’équipe multidisciplinare, in grado di recuperare tutte le informazioni disponibili e di confrontarle nel panorama scientifico di riferimento, nel rispetto della integrità e della conservazione dei reperti. Restituisce un’identità alle mummie completando il quadro storico e culturale da cui provengono. Collabora con università, musei, fondazioni ed istituzioni culturali. Organizza inoltre mostre, eventi culturali. 

Il Museo Civico di Erba conserva ed espone le testimonianze della storia della città di Erba e del suo territorio, ricoprendo l’importante ruolo di custode della cultura e delle radici della comunità locale. L’esposizione illustra le tappe principali della storia del Triangolo Lariano, a partire dalle epoche geologiche – con una ricca sezione dedicata ai fossili – fino all’età moderna, passando attraverso la Preistoria, l’età romana e il Medioevo. Vi è anche una sala del Collezionismo che conserva testimonianze di origine egizia, magnogreca ed etrusca. Il Museo svolge attività di ricerca scientifica e di divulgazione attraverso visite guidate, cicli di conferenze, mostre, attività didattiche, laboratori e si occupa della pubblicazione della rivista dei Quaderni Erbesi.

Testa di Mummia, visione laterale
Testa di Mummia, visione frontale
Mano di Mummia
Piede di Mummia
Da sx: l’Assessore Anna Proserpio, il Presidente del Rotary Club Erba Laghi Camillo Capararo, Sabina Malgora, Clelia Orsenigo e Francesca Motta
Clelia Orsenigo, curatrice Museo Civico di Erba
Chantal Milani, antropologa e odontologa forense Ph. Igor Furlan
Francesca Motta, osteoarcheologa

 

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