Agrinatura riesce sempre a stupire: l’edizione più partecipata di sempre arriva proprio quest’anno, a significare un’evidente volontà, da parte delle persone, di tornare ad incontrarsi, confrontarsi, condividere, vivere esperienze comunitarie.

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Ancora una volta Agrinatura è riuscita a costruire una vetrina espositiva di valore per i comparti agroalimentare, zootecnico e florovivaistico.

La difesa della biodiversità, la costruzione di reti territoriali che uniscono gli operatori agricoli, la valorizzazione del territorio con le sue eccellenze naturalistiche ed enogastronomiche, le tematiche alimentari e ambientali legate ad uno sviluppo sostenibile sono risultati temi attuali molto sentiti e di grande apprezzamento e condivisione.

Esprime soddisfazione il Presidente di Lariofiere Fabio Dadati  “E’ stata una grande edizione, con risultati che non erano affatto scontati. Le alleanze che Lariofiere riesce ad instaurare con il sistema camerale, le Istituzioni, le Associazioni di categoria e culturali del territorio rappresentano la formula vincente per il successo delle iniziative dell’Ente”.

“Agrinatura favorisce la coesione sociale, l’unione dei territori, la conoscenza delle realtà agricole, zootecniche e forestali da parte dei giovani- continua Dadati – consente la condivisione, a livello allargato, di esperienze economiche e sociali, promuovendo azioni di crescita e sviluppo comunitari. La mentalità della condivisione, tipica delle iniziative che sono state realizzate in Agrinatura, ha prodotto positive contaminazioni tra le diverse storie ed esperienze territoriali”

 

Agrinatura ha ospitato un progetto di caratura internazionale riguardante la pratica della Transumanza: l’Assemblea del partenariato transnazionale del Progetto di cooperazione transnazionale “Pastori, Parchi, Transumanze e Grandi Vie delle Civiltà – PARCOVIE 2030”. L’evento si è concretizzato in un Meeting internazionale per avviare le procedure di cooperazione dei Focal Points sulla Transumanza, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO nel 2019.

Il Riconoscimento è stato ottenuto grazie al partenariato tra Italia, Austria e Grecia, dopo un lavoro di dieci anni, la cui Regia è stata affidata all’Italia e alle aziende zootecniche del sud dove esiste ancora la Transumanza sui Tratturi, e del Nord nelle zone delle transumanze alpine dei Bergamini e delle Valli della Val Camonica, Val Brembana e Val Seriana. Un primo ampliamento della candidatura risale allo scorso mese di marzo 2022 con l’ingresso di Albania, Andorra, Croazia, Francia, Lussemburgo, Romania, Spagna.

Un secondo ampliamento è stato deciso ad Agrinatura con l’ingresso di altri Paesi: Germania, Portogallo, Mongolia, Argentina, Senegal, Marocco, Algeria, Bosnia. Un’altra decisione presa dall’Assemblea durante Agrinatura ha riguardato la valorizzazione delle Vie della Transumanza e del Pastoralismo: è stato infatti decretato di candidare le Vie Armentizie a Patrimonio dei Cammini Culturali d’Europa a Strasburgo, azione preliminare per la candidatura a Patrimonio Materiale dell’Umanità. L’obiettivo è terminare il percorso nel 2026, proclamato dall’Onu Anno Mondiale del Pastoralismo. Si vuole inoltre presentare il Programma Terre Rurali d’Europa ed il progetto Pastori, Parchi, Transumanze e Grandi Vie della Civiltà, finalizzato ad unire i territori degli Stati partner per valorizzarne gli aspetti culturali, agroalimentari e sociali.

Per i tre giorni di Agrinatura è stato rappresentato uno stand dei Paesi europei aderenti al progetto, con i relativi Gruppi che praticano la Transumanza.

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